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Diritti & rovesci

Cassazione: niente trascrizione per "matrimonio" gay contratto all'estero

Una coppia gay "sposata" all'estero si vede rifiutata dalla Cassazione la trascrizione del loro matrimonio che può comunque essere convertito in unione civile.

Gender Watch 16_05_2018

Un italiano e un brasiliano si “sposano” in Brasile nel 2012. Poi chiedono all’anagrafe italiana di registrare il loro “matrimonio”, ma per tutta risposta si vedono negata la richiesta. Ne nasce una vertenza giudiziaria che arriva sin in Cassazione.

Gli ermellini bocciano il ricorso perché in Italia non esiste, in punta di diritto, il “matrimonio” omosessuale, però offrono alla coppia la possibilità di convertire il loro “matrimonio” in unione civile così come consentito dalla legge italiana. Unione civile che, è bene ricordarlo, è pressochè identica ad un matrimonio civile. Dunque la coppia gay in realtà, appoggiata dalla Rete Lenford (associazione che difende le rivendicazioni delle persone omosessuali), aveva solo l’intenzione di creare un caso giudiziario.

La coppia italo-brasiliana ha optato per vedere riconosciuta una loro unione civile avvenuta in Portogallo non rinunciando però a criticare la decisione dei giudici e parlando di “declassamento discriminatorio”. I magistrati hanno ricordato che in materia di famiglia ogni Stato è sovrano.

https://www.cinemagay.it/rassegna-stampa/2018/05/15/no-alla-trascrizione-delle-nozze-gay-all-estero/