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BERLUSCONI ANIMALISTA

Cavaliere, che tristezza l'animo veg

Il Cav aderisce alla campagna per non mangiare gli agnelli a Pasqua e si fa ritrarre mentre allatta un abbacchio al motto di "basta sacrifici animali". Berlusconi ha passato 20 anni a combattere le ideologie nel nome della libertà. Adesso diventa testimonial di uno degli ismi più pericolosi perchè porta al fanatismo: il veganesimo-animalista. Senza riconoscere che il vero sacrificio umano è quello che si compie con l'aborto. 

Editoriali 10_04_2017

Racconta il Genesi al capitolo 9 che Noè, dopo aver piantato una vigna, iniziò ad ubriacarsi. E come accade anche oggi a chi è in preda all’alcol si ritrovò a dormire completamente nudo nella sua tenda. Il primo ad accorgersene fu il figlio Caam, che con malizia andò a spifferare delle nudità del padre agli altri due fratelli, Iafet e Sem. Questi ultimi due si procurarono un mantello ed entrando nella tenda a ritroso, coprirono il padre del quale avevano compassione e non videro la sua nudità. Quando Noè si svegliò e seppe di Caam lo maledisse.

Questo episodio spiega molto bene che quando un uomo è in difficoltà e rischia di essere esposto al pubblico ludibrio, dovrebbe sempre avere accanto a sé qualcuno che premurosamente lo sottragga dagli sguardi indiscreti e a giudizi poco lusinghieri sul suo conto. E’ un atteggiamento di compassione e se vogliamo, di carità.

Ora, liberissimo Silvio Berlusconi di farsi ritrarre in un video mentre allatta un agnellino strappato alle voraci fauci degli italiani in vista della Pasqua imminente, ma è evidente che non essendo il Cavaliere un ecoterrorista dell’Animal Liberation Front, la posa gli è stata, diciamo così, commissionata da qualcuno che lo ha “intortato” per bene per sostenere la campagna contro l’abbattimento degli agnellini da latte in vista della Pasqua. Il Cavaliere che è di animo generoso si sarà prestato all’obiettivo con garbo e delicatezza, e di agnellini che scorrazzano adesso per il parco di Villa San Martino ce ne sono addirittura cinque, ma il fatto che non si sia accorto di essere sprofondato nel ridicolo è cosa che impensierisce di più che il semplice messaggio dell’animalismo un po’ becero e sicuramente anti creazionista. Qualcuno dovrebbe vigilare sull’immagine di quello che fino a pochi anni fa era il perno, nel bene e nel male, della politica italiana.

Si apprende che a convincerlo è stata Michela Vittoria Brambilla, che da tempo è un’attivista della Lega Italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente. Per fare cosa? Per lanciare il solito messaggio che a Pasqua non dobbiamo mangiare e quindi “scannare” i poveri abbacchietti. Quindi addio scottadito, arrivederci a mai più cosciotto con le patate e ti saluto agnello in umido col sugo.

Il messaggio della campagna a cui ha aderito il Cav recita: “A Pasqua scegli la vita, scegli veg” e viene spiegato con un netto rifiuto di agnelli sacrificali. Ora, a parte l’ignoranza del motto, perché gli agnelli non si mangiano in sacrificio, dato che questo accadeva fino a quando Gesù non si è immolato per i nostri peccati sulla croce diventando lui agnello sacrificale unico e perfetto, ma non pretendiamo che la Brambilla conosca queste che sono pur sempre elementi basilari della fede cristiana.

Ma il fatto di collegare la vita degli agnellini all’ideologia veg fa tremare se si pensa che Berlusconi è parso agli occhi di milioni di italiani come il difensore della libertà contro le ideologie e loro annessi e connessi. Sapere che dopo 20 anni di politica fatta nel nome dell’antideologia anche lui ha ceduto al demone dell’ismo, fa un po’ tristezza, e un po’ tenerezza. E che ismo: quella animalista, derivata da quella vegana, è una delle ideologie peggiori, che anima pasdaran e pasionarie nel nome di un rispetto per l’animale elevato a dignità umana.

Equiparare la persona umana all’animale, in fatto di dignità è una mostruosità che tocca la Rivelazione. L’uomo ha una natura razionale, l’animale solo sensitiva; l’uomo supera i propri istinti, l’animale ne è schiavo; l’uomo ha senso morale ed estetico, ha autocoscienza di sé, l’animale no;

«“Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. (…) Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra”», sempre per restare sul Genesi.

Ucciderli per mangiarli a Pasqua non è un atto sacrificale orrendo, ma risponde ad un preciso dettato umano: quello che l’uomo è anche carnivoro. Affonda le radici nella tradizione, ci ricorda che anche Gesù mangiava agnello. Ci fa essere parte di un passato che non era più disumano perchè non c'erano i vegani a denunciarne i costumi. Che poi non si capisce perché queste campagne si facciano sempre e solo a Pasqua e non tutto l’anno dato che gli islamici mangiano carne di agnello praticamente sempre o comunque molto più di noi occidentali.

I fanatici come la Brambilla che seguono questa ideologia elevano gli animali al livello umano: è per questo che cibarsi delle loro carni risulta inammissibile. Berlusconi aveva il sogno di liberare l’Italia dalla cappa delle ideologie e ci è finito in mezzo, senza saperlo. 

E così giova farsi ritrarre col biberon in mano in una parodia rovesciata e grottesca del nonno che allatta il proprio nipotino. A proposito di bambini e di sacrifici: non pensa forse il Cav che il vero sacrificio umano sia quello che si compie tutte le ore quando innocenti vengono uccisi nel grembo materno per affermare l’ideologia di morte che l’aborto porta con sé? Chissà come sarebbe la foto di Berlusconi che salva cinque bambini dalle fauci dell’aspiratore e dà loro da mangiare? Potrebbe rianimare un bel po’ di elettori, sicuramente molti di più di quelli che domenica mangeranno tofu e insalata per non far male alle povere bestiole. Ma si vede che il messaggio Pasquale a Villa San Martino è diventato semplicemente…Pascale.