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NATALE HIPSTER

Come ti deturpo il presepe con selfie e pacchi Amazon

San Giuseppe che si scatta il selfie, i Re Magi che consegnano pacchi Amazon a bordo dei Segway, la mucca biologica, i pastori muniti di tablet. Qualcuno ha voluto fare un presepe un po' troppo contemporaneo e lo fa pagare 130 euro. La stampa va in brodo di giuggiole, i fedeli sono quantomeno perplessi.

Cultura 25_11_2016
Il presepe hipster

Tra lunedì 21 e martedì 22 novembre nei social è infervorata l’immagine di un presepe un po’ particolare. In occasione delle imminenti festività, infatti, su Amazon è stato messo in vendita un presepe che segue i canoni dell’ultima moda hipster: al posto dei cammelli, i Re Magi cavalcano 3 Segway - mezzi di locomozione elettrici a due ruote - e invece dei tradizionali oro, incenso e mirra consegnano tre pacchi di Amazon davanti alla capanna del Salvatore.

Nella capanna, poi, San Giuseppe è intento a scattarsi un selfie con il proprio smartphone alla nuova sacra famiglia composta di un bel Gesù Bambino e di una Madonna scollata - cui si vedono le spalline della canottiera - con in mano un caffè di Starbucks e le labbra incurvate nella classica duce face. Completano il paesaggio una mucca con stampo “100% organic” sul fianco che mangia da una mangiatoia Gluten-free, una pecorella munita di maglione natalizio e un innovativo pastore 3.0 vestito come un novello Steve Jobs e con un tablet tra le mani.

A parte il pessimo gusto relativo a papillon sgargianti e risvoltini, 130 dollari per una porcheria del genere forse sono esagerati. Ma forse è ben più esagerata l’attenzione che i media hanno rivolto a “Modern Nativity” (questo il nome del presepe). NBC, Huffington Post, Mashable e la CBS: tutti hanno speso qualche parola per il nuovo nato dal secolarismo.

Alcune esagerazioni, poi, compaiono nel video introduttivo al prodotto: «Molto è cambiato negli ultimi duemila anni. Tanto per cominciare, non credo avessero gli iPhone a quel tempo, il che spiega perché Giuseppe non abbia postato su Snapchat la nascita di Gesù» dove Snapchat è un social network di messaggi video che svaniscono automaticamente dopo poco tempo. O ancora: «Se amate Amazon Prime e non avete alcuna idea di cosa siano l’incenso e la mirra, questo è il presepe che fa per voi». Insomma, un presepe trasposto nell’era moderna, ma avendo dimenticato Amazon Dash, forse non proprio modernissima.

Anche la presentazione che fanno dei Re Magi ha dell’incredibile: «È folle pensare che i Magi abbiano seguito una stella nel cielo per trovare Gesù piuttosto che usare Google Maps, ma chi siamo noi per giudicare?». Eppure già lo fanno. La trovata di ricostruire il presepe scimmiottando la moda del momento è quanto di peggio il secolarismo moderno propone. È vero, non è raro che le statuine del presepe inseriscano nel contesto della natività personaggi disparati (come i membri del gruppo “Elio e le Storie Tese”), ma è difficile credere che una la statuina di una Madonna superficiale e disinibita non generi nei fedeli un moto di ribellione.

Insomma, la linea che divide l’anacronismo ironico dalla dissacrazione è sempre più sottile. Vuoi inserire un cantante nel presepe? Ben venga. Vuoi metterci un calciatore? Va bene uguale. Però almeno la sacra famiglia lasciatela così com’era.