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RIVOLUZIONE PASTORALE

Dicastero per laici, famiglia e vita. Ecco le nomine

Nuovo dicastero vaticano per laici, famiglia e vita. Il prefetto è monsignor Kevin Farrel. All'Istituto Giovanni Paolo II, il teologo Pierangelo Sequeri sarà preside e mons. Paglia sarà Gran Cancelliere (oltre che presidente della Pontificia Accademia per la Vita). Tutte nomine all'insegna della "rivoluzione pastorale" iniziata con Amoris Laetitia.

Ecclesia 18_08_2016
Papa Francesco con Mons. Paglia

Con il Motu proprio Sedula Mater, pubblicato ieri, prende concretamente corpo il nuovo dicastero vaticano per laici, famiglia e vita che era già stato approvato ad experimentum lo scorso giugno. Finalmente viene nominato anche il Prefetto di questo nuovo dicastero, monsignor Kevin Farrel, attuale vescovo di Dallas negli Stati Uniti. 

Farrel, irlandese di 68 anni, entrato nella congregazione dei Legionari di Cristo nel 1966 è stato ordinato sacerdote nel 1978; nel 1983 diviene semplice pastore diocesano a Washington. Viene quindi nominato ausiliare della diocesi nord americana nel 2001 da Giovanni Paolo II, quindi promosso a Vescovo di Dallas nel 2007. Secondo quanto riporta il noto vaticanista statunitense John Allen, Farrel è considerato un moderato “centrista”, con uno spiccato profilo pastorale e un forte orientamento alla giustizia sociale molto in sintonia con la sensibilità di Papa Francesco. Nel 2009, scrive Allen, Farrel pronunciò un discorso memorabile contro il dogmatismo e la mentalità chiusa che sarebbe stata praticata nell'Università di Dallas. In generale lo caratterizza uno spiccato equilibrio con un'avversione istintiva agli estremi ideologici, un ritratto che, in poche parole, potremmo definire “conservative corretto”. Non è un “guerriero culturale”, ma sui temi che sono al centro del dicastero che andrà a dirigere, aborto, eutanasia, matrimonio gay, etc., rimane comunque fermo alla dottrina della Chiesa.

Il nuovo dicastero, come noto, va ad accorpare gli attuali Pontificio Consiglio per i Laici e Pontificio Consiglio per la Famiglia, nell'ottica della riforma della Curia che è uno dei passaggi fondamentali di questo papato. Dall' 1 settembre il nuovo dicastero subentrerà nelle competenze e funzioni finora appartenute ai due Pontifici Consigli che va ad accorpare.

Lo statuto approvato ad experimentum in giugno prevede inoltre che al nuovo dicastero sia connessa anche la Pontificia Accademia per la Vita, mentre un particolare ruolo viene ad assumere l'Istituto Giovanni Paolo II per Studi su matrimonio e famiglia, perché, si legge all'articolo 10, l'Istituto operante nell'ambito dell'Università Lateranense, viene ad avere con il neo dicastero «un diretto legame (…)  per promuovere un comune indirizzo negli studi su matrimonio, famiglia e vita». 

In questo senso era molto attesa anche la nomina di un nuovo preside dell'Istituto, cosa che è puntualmente avvenuta ieri, insieme alla nomina del Prefetto. Al posto di monsignor Livio Melina viene nominato Preside dell'Istituto fondato da San Giovanni Paolo II monsignor Pierangelo Sequeri, noto teologo italiano, settantaduenne, preside della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e con vari incarichi a Roma. Sequeri è stato consultore al recente doppio Sinodo sulla famiglia e, ancor più rilevante, è stato segnalato più volte tra i membri del gruppo di lavoro ristretto che ha collaborato nella stesura dell'esortazione Amoris laetitia. Bisogna riconoscere che la nomina di Sequeri a preside dell'Istituto Giovanni Paolo II rappresenta una certa novità rispetto alla linea che l'Istituto stesso ha seguito durante i lavori del sinodo.

Amoris laetitia e la sua attuazione sembrano davvero l'elemento fondamentale di questo nuovo dicastero, e lo stesso Farrel rispetto all'esortazione si è sempre mostrato ampiamente favorevole, elogiando pubblicamente le interpretazioni che ne ha dato il cardinale Christoph Schönborn. Proprio ieri, in occasione della sua nomina, Farrel ha rilasciato un comunicato in cui dice di sperare di «esser parte dell'importante lavoro della Chiesa universale nella promozione dei laici e del suo apostolato per la pastorale della famiglia e a sostegno della vita umana secondo la recente esortazione apostolica del Papa, Amoris laetitia”.

Dei due prefetti che dirigevano i Pontifici Consigli per i Laici e per la Famiglia, ancora non si sa quale destino avrà il cardinale Stanislaw Rylko, anche se qualcuno lo indica come possibile successore del cardinale Stanis?aw Dziwisz, attuale vescovo di Cracovia e già in età da pensione. Mentre per monsignor Vincenzo Paglia è arrivata ieri la doppia nomina a Gran Cancelliere dell'Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, e a presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Nel chirografo che Papa Francesco ha riservato a monsignor Paglia per questa doppia nomina si dice che «dal Concilio Ecumenico Vaticano II ad oggi il Magistero della Chiesa su tali temi si è sviluppato in maniera ampia ed approfondita. E il recente Sinodo sulla Famiglia, con l’Esortazione Apostolica Amoris laetitia, ne ha ulteriormente allargato e approfondito i contenuti. È mia intenzione che gli Istituti posti sotto la tua guida si impegnino in maniera rinnovata nell’approfondimento e nella diffusione del Magistero, confrontandosi con le sfide della cultura contemporanea». 

Il nuovo dicastero, quindi, anche considerando il particolare legame con l'Istituto Giovanni Paolo II e l'Accademia per la vita, si apre all'insegna di Amoris laetitia. Perchè si proceda, si legge ancora nel chirografo del Papa a monsignor Paglia, verso «un rinnovamento e ad un ulteriore sviluppo per iscrivere la loro azione sempre più chiaramente nell’orizzonte della misericordia». La rivoluzione “pastorale” di Papa Francesco prosegue.