Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Venerdì Santo a cura di Ermes Dovico
MERCOLEDÌ DELLE CENERI

«Ecco il tempo favorevole, l'ora della salvezza»

La quaresima è il tempo favorevole che la Chiesa ci offre ogni anno liturgico. E’ anzitutto una preparazione approfondita alle solennità pasquali. L’importanza assoluta che il Triduo Pasquale ha, impone una preparazione adeguata per poter partecipare spiritualmente attrezzati a questi misteri.

Ecclesia 14_02_2018
Le Ceneri

La quaresima è il tempo favorevole che la Chiesa ci offre ogni anno liturgico. E’ anzitutto una preparazione approfondita alle solennità pasquali, perno di tutta la vita liturgica della Chiesa. L’importanza assoluta che il Triduo Pasquale ha per la vita di ciascun battezzato, impone una preparazione adeguata per poter partecipare spiritualmente attrezzati a questi misteri.

Fin dall’epoca più antica della storia ecclesiastica e liturgica, la quaresima è il tempo sufficiente (a cui si lega anche la simbologia semitica del numero “quaranta”), un’occasione che si ripete annualmente per ri-calibrare la vita spirituale dei singoli e delle comunità, sull’esempio di Gesù che ha trascorso quaranta giorni di digiuno nel deserto, accompagnato dal demonio tentatore.

La quaresima è anche tempo di digiuno: secondo le norme attuali, è previsto nei giorni del mercoledì delle ceneri e del venerdì santo. Consiste nel saltare un pasto principale e nella sobrietà di quello restante. Sono obbligati al digiuno i battezzati dai 18 ai 60 anni. L’astinenza delle carni è invece obbligatoria nei venerdì di quaresima e facoltativa nei restanti venerdì dell’anno: è obbligatoria per i battezzati dai 14 ai 60 anni. Sono segni esteriori che indicano la volontà di un cammino di perfezione: essi costituiscono un punto di partenza, un esercizio di mortificazione per mettere alla prova la nostra capacità di governare le nostre passioni, finalizzandole all’amore di Dio e del prossimo.

A ciò si lega anche il precetto dell’elemosina, soprattutto legato a questo tempo liturgico: la carità, infatti, «copre una moltitudine di peccati» (1Pietro 4,8). La penitenza quaresimale è sia personale che comunitaria: i credenti in Cristo offrono le piccole opere di mortificazione e santificazione in unione al sacrificio di Cristo per la redenzione e la santificazione di tutto il mondo.

Un altro tema importante che si intreccia nella fitta trama quaresimale è quello del Battesimo: la Chiesa antica infatti sfruttava questi quaranta giorni per la preparazione immediata dei catecumeni al battesimo che avrebbero ricevuto alla solenne veglia pasquale. I vangeli domenicali possono essere letti anche in chiave battesimale, così come numerosi padri della Chiesa hanno avuto modo di fare. Chi ha già ricevuto il S. Battesimo può comunque sfruttare questa preparazione per la riscoperta di questo grande sacramento, in vista del rinnovo delle promesse battesimali che la Chiesa ci fa ripetere nella veglia pasquale.

Liturgicamente la quaresima si caratterizza per una notevole sobrietà: è tolto il canto dell’Alleluja, è proibito ornare di fiori l’altare e suonare l’organo all’infuori dell’accompagnamento dei canti, il colore dei paramenti è il viola. Il suo inizio è il mercoledì detto “delle ceneri” per la benedizione e l’imposizione sul capo dei fedeli della cenere, quale austero simbolo di penitenza, quasi una sorta di mandato per iniziare il cammino di conversione. Il materiale è abbondante, non resta che affrontare proficuamente questo tempo: «ecco questo il tempo favorevole / è questa l’ora della salvezza» (2Cor 6, 2)