Fratellanza o Haftar? Europa scegli con quale Libia stare
Dopo la sciagurata guerra contro Gheddafi, la Libia sconta una fragilità etnico-politica senza precedenti; e nel caos la Fratellanza riesce sempre ad inserirsi in maniera più che efficace l'Occidente deve scegliere con chi stare: con gli estremisti foraggiati dal Qatar oppure con la stabilità di un uomo forte come Haftar e con il quale studiare for collaborazione inter-mediterranea.
Siria, più che un attacco si tratta di una messinscena
Attacco missilistico sulla Siria di Assad, o messinscena? Molti elementi portano a pensare che si sia trattato solo di un'azione simbolica. Lo dimostra il fatto che ha preceduto (e non seguito) l'ispezione dell'Opac a Douma per verificare l'accusa ad Assad di attacco chimico. Vuol dire che non c'era alcuna "pistola fumante".
Siria, un simbolico "schiaffo" missilistico contro Assad
L’attacco di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia contro la Siria per punire l’uso di armi chimiche contro i civili da parte di Assad (ancora tutto da provare) è scattato questa notte e, come previsto, ha avuto un valore soprattutto simbolico.
La rivoluzione di Erdogan, un'epurazione continua
Arrestati gli studenti che protestavano contro l'invasione turca di Afrin. Sospesi i deputati e cacciati gli intellettuali che osano parlare del genocidio degli armeni. Le leggi anti-terrorismo usate per arrestare veri e presunti dissidenti. Benvenuti nella Turchia di Erdogan, dove l'unica retorica ammessa è quella dell'educazione al "martirio".
Siria, ora sono diventati tutti temporeggiatori
Dopo che un intervento militare punitivo appariva imminente, ora sulla Siria c'è cautela da parte di tutti. A partire proprio dal presidente Usa Donald Trump che getta acqua sul fuoco con altri tweet distensivi. Probabilmente perché non si trovano prove dell'attacco chimico. E perché colloqui diplomatici sono in corso, anche se discreti.
Cina, la mattanza segreta dei dissidenti
Il nuovo rapporto sulla pena capitale realizzato da Amnesty International e pubblicato con il titolo Condanne a morte ed esecuzioni nel 2017 è colmo di dati. Una notizia buona: le condanne a morte sono in calo. E una cattiva: non sappiamo nemmeno quante sentenze capitali siano state eseguite in Cina.
Siria: il voltafaccia di Trump, l'irrilevanza di Roma
Sempre più concreta la possibilità di un attacco americano in Siria, a cui la Russia promette di rispondere colpo su colpo. E se il cambiamento di Trump può essere motivato dal Russiagate in casa, l'Italia si distingue ancora per la totale irrilevanza.
Siria, tutti i rischi di un attacco occidentale
Le motivazioni per scatenare attacchi americani e forse anche anglo-francesi contro Damasco appaiono deboli. Infatti non ci sono le prove che sia avvenuto realmente un attacco con armi chimiche a Douma. Inoltre, la massiccia presenza di batterie anti-aeree russe scoraggia un attacco su larga scala. Resta possibile un raid limitato.
La vittoria di Orban, leader di un'Europa diversa
Come era prevedibile, nelle elezioni per il rinnovo del Parlamento ungherese, la coalizione di centrodestra guidata da Viktor Orban, ha vinto con un'ampia maggioranza. Come era prevedibile i mass media dell'Europa occidentale suonano le campane a lutto per la democrazia ungherese. Perché non ne capiscono le ragioni.
Siria, tanti i dubbi sull'attacco chimico a Douma
Nel conflitto siriano tornano protagoniste le “armi chimiche” dopo l’accusa al governo di Assad di aver ucciso a Douma, ultima sacca di resistenza dei ribelli jihadisti intorno Damasco, "ben oltre 100" persone. Le prove non ci sono, i dubbi sono molti.
Lula, samba triste per il falso messia dei poveri
L'arresto "orwelliano" dell'ex presidente brasiliano: era corrotto come gli altri. Ma tra i manifestanti che lo hanno definito perseguitato politico, c'era anche la Chiesa, che gli ha celebrato una messa-comizio. Ecco i frutti della Teologia della liberazione, che ha utilizzato Vangelo e lotta di classe per servirsi dei tanti poveri del Paese.
La Russia, espulsa dall'Europa, guarda a Oriente
La Conferenza internazionale sulla Sicurezza di Mosca è la prova che la politica estera russa si stia riorientando verso l'Asia. Estromessa dall'Europa, dai tempi della crisi in Ucraina fino al caso Skripal, la Russia consolida i legami con la Cina e punta a rafforzarli con India e Brasile. E l'Europa cosa ci guadagna da tutto questo?