Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Espedito a cura di Ermes Dovico

Esteri


Trump abbraccia Wall Street. Per realismo
AMMINISTRAZIONE USA

Trump abbraccia Wall Street. Per realismo

Nella nuova amministrazione Trump ci sono alcuni nomi di spicco del mondo conservatore. Ma i "big" del movimento, come Romney, la Palin e Gingrich restano a bocca asciutta. Alla fine prevalgono i tecnici e, fra questi, banchieri della Goldman Sachs e uomini dell'alta finanza. Tradimento del trumpismo? No, semplice realismo.


Kabila, il padrone del Congo che non lascia il potere
CONTINENTE NERO

Kabila, il padrone del Congo che non lascia il potere

Esteri 22_12_2016 Anna Bono

Joseph Kabila, presidente del Congo, avrebbe dovuto lasciare il potere da due giorni. Invece, senza alcuna giustificazione, ha sospeso il voto e si è prolungato il mandato fino alla primavera del 2018. Kabila è praticamente proprietario del suo paese, controllandone le miniere. Ora tira aria di insurrezione contro il suo potere assoluto.


Germania, Derrick non abita più qui
ANTI-TERRORISMO

Germania, Derrick non abita più qui

Terrorismo a Berlino. In due giorni, prima parlano di incidente, poi arrestano un giovane pakistano, poi lo scarcerano e danno la caccia a un giovane tunisino. I cui documenti avrebbero potuto essere trovati sin dal primo minuto dopo l'attentato. L'anti-terrorismo tedesco ha un grave problema che riguarda anche la comunicazione pubblica. Lo si vede chiaramente almeno da questa estate, con la strage di Monaco.


Merkel patetica, l'Europa paga la sua ambiguità
DOPO LA STRAGE DI BERLINO

Merkel patetica, l'Europa paga la sua ambiguità

Esteri 21_12_2016

“Pochi comprendono la mortale capacità dei veicoli a motore di fare un gran numero di vittime se usati nella maniera giusta", scriveva l'house organ dell'Isis, Rumiyah. Patetica la reazione di Angela Merkel. L’attentato ribadisce la vulnerabilità dell’Europa, incapace di garantire la sicurezza perché ha rinunciato a difendere le sue frontiere e conferma la portata della minaccia islamica.


Usa assenti e Ue incapace di esercitare leadership
IN CERCA DI STABILITA' GEOPOLITICA

Usa assenti e Ue incapace di esercitare leadership

Gli ultimi attacchi terroristici in Turchia, Germania e Giordania denotano una situazione di assenza della leadership americana dovuta non solo alla sede vacante del passaggio presidenziale. C’è da domandarsi quanto sangue dovrà ancora scorrere prima che l’Ue si renda conto del ruolo che dovrebbe assumere nella regione euro-mediterranea.


Trump è presidente, nonostante le "gufate" mediatiche
COLLEGIO ELETTORALE

Trump è presidente, nonostante le "gufate" mediatiche

Tanto rumore per nulla. Notizie che si rincorrono su un possibile ammutinamento dei Repubblicani al Collegio Elettorale. E invece Trump è stato votato da 304 grandi elettori, solo due franchi tiratori, la metà di quelli della Clinton. Si conclude così l'elezione più divisiva della storia recente, con un altro mito da sfatare, assieme a tanti altri creati dai media.


Le guerre di Obama, premio Nobel per la Pace
EREDITA'

Le guerre di Obama, premio Nobel per la Pace

Nonostante il favore della stampa e l'allarmismo su Trump, qualche giornale di sinistra ha dubbi sull'eredità lasciata da Obama. Soprattutto sul suo ostentato pacifismo (che gli è valso il premio Nobel) che molto pacifico non era. Come altri presidenti democratici prima di lui, è responsabile di guerre anche contrarie all'interesse nazionale.


La Colombia, Francesco e la pace "imposta"
VATICANO

La Colombia, Francesco e la pace "imposta"

Papa Francesco ha convocato in Vaticano i due principali attori politici colombiani: il presidente Santos, promotore di un accordo di pace con la guerriglia delle Farc e l'ex presidente Uribe, strenuo oppositore di una pace di compromesso. Fra i due è ancora dialogo fra sordi. Uribe denuncia una pace "imposta" e l'impunità che ne scaturirebbe anche per i peggiori terroristi.


Terrorismo a briglia sciolta, da Ankara a Berlino
TERRORISMO

Terrorismo a briglia sciolta, da Ankara a Berlino

Attentato ad Ankara, capitale della Turchia: ucciso l'ambasciatore russo in visita a una mostra fotografica. Tutto si può dire fuorché si tratti di una sorpresa. I terroristi hanno "punito" il riavvicinamento fra Turchia e Russia. Nel frattempo, a Berlino, si ripete l'orrore di Nizza: un camion contro la folla in un mercatino natalizio. Una strage terroristica che ha causato 9 morti e decine di feriti.


Ankara, ucciso l'ambasciatore russo
TURCHIA

Ankara, ucciso l'ambasciatore russo

Esteri 20_12_2016

Tutto si può dire tranne che l'attentato di ieri pomeriggio ad Ankara con l'uccisione dell'ambasciatore russo Andrey Karlov sia un dramma consumatosi a sorpresa. I terroristi hanno voluto punire il riavvicinamento fra Turchia e Russia, determinante per l'esito della battaglia di Aleppo. Hanno punito una nazione "traditrice".


Berlino, un camion lanciato sulla folla
TERRORISMO

Berlino, un camion lanciato sulla folla

Ancora un camion lanciato sulla folla, come a Nizza, lo scorso 14 luglio. Stavolta tocca a Berlino, al mercatino di Natale di Kurfurstendamm. Un tir con rimorchio è andato deliberatamente a schiantarsi contro le bancarelle. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 9 morti e 50 feriti. L'Isis non ha (ancora) rivendicato, ma le modalità dell'attacco e i precedenti fanno pensare a una sua azione.


Polonia, il rischio di una rivoluzione pilotata
Media ed ex regime uniti contro il governo
VARSAVIA

Polonia, il rischio di una rivoluzione pilotata Media ed ex regime uniti contro il governo

I media italiani descrivono le manifestazioni a Varsavia, contro il governo conservatore, come se fossero una rivolta spontanea, in stile Solidarnosc. Dimenticano di dire che l'origine della crisi non è una limitazione della libertà di stampa, ma il taglio delle pensioni degli ex agenti dei servizi segreti comunisti. E la protesta appare tutto meno che spontanea.