Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Venerdì Santo a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il bene deriva sempre da Dio

Senza di me non potete far nulla (Gv 15, 5)

Schegge di vangelo 22_05_2019

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». (Gv 15, 1-8)

Il tempo è una dimensione che non durerà sempre, ma solo durante la vita terrena. È in questa vita, nel tempo, che siamo messi alla prova. Come creature tutta la nostra libertà si riduce a questo: scegliere a chi affidarsi. Se ci affidiamo a Gesù abbiamo la certezza, derivante dalla Sua promessa, che porteremo molto frutto. Nella fede siamo consapevoli che i "nostri" frutti in realtà non sono nostri perché non traggono la forza da noi stessi bensì dalla vite che ci nutre, cioè Gesù Cristo. Ringraziamo ogni giorno il Signore che ci dona di collaborare con Lui per poter fruttificare, mentre chiediamo perdono per i peccati. Questi sì che sono opera nostra.