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JIHAD E FINANZA

Il Qatar compra un altro pezzo d'Italia alla vigilia del voto

Il Qatar piazza un altro tassello nel mosaico Italia. Dopo i grandi investimenti in Costa Smeralda degli anni scorsi, di ieri la notizia che Qatar Airways ha rilevato il 49% di Meridiana e ha fondato una nuova compagnia aerea: Air Italy. Piano piano l'emirato sta comprandosi l'Italia, così come ha fatto in Francia. Eppure è accusato di essere uno "Stato canaglia", per le sue relazioni pericolose con il mondo jihadista.

Politica 21_02_2018
Un aereo della Qatar Airways

Il Qatar piazza un altro tassello nel mosaico Italia. Dopo i grandi investimenti in Costa Smeralda degli anni scorsi, passati sostanzialmente sotto silenzio, di ieri la notizia che Qatar Airways ha rilevato il 49% di Meridiana e ha fondato una nuova compagnia aerea: Air Italy. Obiettivo nemmeno troppo celato? Fare concorrenza ad Alitalia. Insomma, divenire più importante del vettore nazionale.

In tema squisitamente finanziario non ci addentriamo e lasciamo agli esperti di settore, anche perché, al di là di ogni operazione finanziaria, c'è un aspetto fondamentale da valutare e cioé l'impatto politico sugli equilibri nazionali ed internazionali che si viene a creare. Hotel, strutture private, interi tratti a fortissima vocazione turistica, ora compagnie aeree e domani chissà chi altro finirà in questo tritacarne. Per i reggenti del Qatar non è certo un problema acquisire questa o quell'altra realtà, di qualsiasi ambito siano, ed è ormai palese che l'Italia sia stata scelta (come spesso è accaduto nella storia) come roccaforte per la penetrazione in Occidente dei denari qatarini, che portano con sé un portato di influenze e di legami non indifferente. Se andiamo a verificare quel che accadde nei mesi successivi alla primavera araba del 2011, ci rendiamo facilmente conto che, contestualmente con la devastante crisi economica che ha colpito le economie occidentali, quelle di alcuni Paesi come il Qatar appunto hanno di fatto visto crescere la propria floridità; allora artificialmente venne creata una domanda di risorse economiche da parte dell'Occidente così da poter favorire l'offerta che veniva da quella parte del mondo. Per intenderci l'acquisto delle strutture della Costa Smeralda o delle quote di Meridiana non è per nulla diverso dall'acquisto, nel 2012 sempre da parte del  Qatar delle strutture sulla Costa Azzurra o dei progetti di acquisizione mascherata delle banlieues parigine tramite non meglio specificati investimenti in sviluppo.

Insomma la strategia è chiara, lapalissiana e non serve certo incastrare i colloqui che l'emiro allora ebbe con Ayrault e Hollande con quelli che le rappresentanze qatarine hanno avuto con la politica italiana oggi. Alla vigilia delle elezioni forse più complesse e opache politicamente della storia repubblicana. In cui l'allarme terrorismo è più alto che mai, dove il jihad "di ritorno" dei foreign fighters è un pericolo concreto: occorrerebbero occhi più che aperti, specialmente in relazione a rapporti che il Qatar viene accusato di intessere con il jihadismo internazionale. Ma torniamo a noi, creare il bisogno in alcuni affinché altri possano colmare quel bisogno: ma a quale prezzo? Aiuto in cambio di influenza crescente in tutti i campi. Punto. La bilancia degli equilibri come si accennava prima è sempre in perdita per l'Italia, che ad ogni boccata di ossigeno paradossalmente stringe un altro anello della catena che via via la sta ricoprendo totalmente. E la cosa che maggiormente sorprende in questo senso è la sbandierata accusa internazionale di ''Stato canaglia'' al Qatar per le sue relazioni pericolose con il terrorismo, accusa che però non riesce a fermare gli affari a 9 zeri che l'emirato continua a mettere a segno in Occidente.

Che strana storia quella della finanza internazionale che non legge i giornali, quegli stessi giornali che erano ogni mattina sulla scrivania di tutte le cancellerie europee e non solo allorché a qualcuno servì mettere fuori causa Muammar Gheddafi. Che di certo non riscuoteva (nemmeno lui) simpatie, anzi, ma che altrettanto certamente per il terrorismo fu un argine. Ma se fosse rimasto al potere, come sarebbe stato possibile far scoppiare la crisi in cui chi boccheggia chiede ossigeno?