Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Agnese da Montepulciano a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La falsa devozione

Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia (Lc 13, 27)

Schegge di vangelo 25_08_2019

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».  (Lc 13, 22-30)

Per essere considerati figli da Dio è necessario rispettare i comandamenti con l’aiuto indispensabile dei doni dello Spirito Santo. L’adesione ai comandamenti, però, deve essere sincera, ossia deve essere fatta quale atto di amore nei confronti di Dio. In pratica, il cristiano deve trasformare tutta la sua vita in una sorta di eucarestia, di ringraziamento al Padre, che per amore lo ha creato, al Figlio, che per amore lo ha salvato, e allo Spirito, che per amore lo ha santificato. Ma nel caso in cui qualcuno rispettasse i comandamenti non per Dio ma per vanagloria allora Dio, nel Giudizio, non lo riconoscerebbe come suo figlio ma solo come un impostore che si è appropriato dei suoi doni per avere l’adulazione dei fratelli e manipolarli a suo piacimento. Preghiamo il Signore affinché le nostre buone opere siano sempre sinceramente disinteressate agli apprezzamenti degli altri per ottenere, in segreto, l'approvazione di Dio.