Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Galdino a cura di Ermes Dovico

Libertà religiosa


Libertà Religiosa 2018. L'islam è il maggior persecutore
IL RAPPORTO ACS

Libertà Religiosa 2018. L'islam è il maggior persecutore

Ieri è stato pubblicato il nuovo rapporto sulla Libertà di Religione 2018 di Aiuto alla Chiesa che Soffre, fondazione di diritto pontificio presieduta da Alfredo Mantovano e diretta da Alessandro Monteduro. Il quadro che emerge, come ci si poteva immaginare, non è dei migliori. Nel mondo, 1 cristiano su 7 vive in un paese in cui il cristianesimo è perseguitato. In questo inizio del XXI Secolo, il maggior persecutore dei cristiani, nel mondo, è il radicalismo islamico.

LE VITTIME DELLA LEGGE NERA


Le vittime della Legge Nera sulla blasfemia
PAKISTAN

Le vittime della Legge Nera sulla blasfemia

Una delle più odiose forme di persecuzione religiosa, è la “Legge Nera”, la legge sulla blasfemia in Pakistan. La vittima più celebre è Asia Bibi, assolta dall’accusa di blasfemia, teoricamente scarcerata, ma di fatto imprigionata e intrappolata in un Pakistan in cui milioni di radicali islamici la vorrebbero morta. Ma le vittime sono tante.


Cina, lotta alle religioni: distrutta chiesa storica
COMUNISMO

Cina, lotta alle religioni: distrutta chiesa storica

Cina, a Liaocheng una chiesa cattolica è stata parzialmente demolita per ordine delle autorità, con un pretesto poco credibile. La protesta della locale comunità di parrocchiani non è servita a fermare i lavori di distruzione. E' solo l'ultimo, in ordine di tempo, atto di persecuzione inflitto alla Chiesa. Anche dopo l'accordo con il Vaticano. 


Italia: un pulpito per l'imam salafita, un trono per l'emiro
FRATELLI MUSULMANI

Italia: un pulpito per l'imam salafita, un trono per l'emiro

Tamim Al Thani, emiro del Qatar, lo Stato che più degli altri flirta con i jihadisti e finanzia i Fratelli Musulmani, è invitato con tutti gli onori dal governo italiano. Al contempo, l'imam tunisino Béchir ben Hassan, ha appena concluso un suo breve tour nelle moschee di Torino. Anch'egli è il tipico esponente del pensiero estremista della Fratellanza


Asia Bibi scarcerata, portata in un luogo segreto
PAKISTAN

Asia Bibi scarcerata, portata in un luogo segreto

Asia Bibi è stata scarcerata ieri pomeriggio e portata con la sua famiglia verso una destinazione segreta all'interno del Pakistan. Il ministero degli Esteri ha smentito tutte le voci circolate che davano Asia Bibi in volo verso un paese estero. La donna avrebbe raggiunto in volo con i suoi familiari Islamabad e da lì trasferita in una località segreta.
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Asia Bibi è di nuovo in carcere
PAKISTAN

Asia Bibi è di nuovo in carcere

Asia Bibi, assolta dall’accusa di blasfemia, dal luogo segreto in cui era stata trasferita dopo la sentenza è stata riportata nel penitenziario di Multan dove ha già trascorso anni di detenzione e dove adesso dovrà aspettare l’esito della revisione della sentenza chiesto dagli estremisti.


Strage Copti: “Difendiamo la Croce, perciò perdoniamo”
LA SALVEZZA IGNORATA

Strage Copti: “Difendiamo la Croce, perciò perdoniamo”

L’Occidente censura la strage copta, aspirando ad una tranquillità menzognera che tenga a bada lo straniero. In realtà la falsa bontà, priva di giustizia, non fa che alimentare il razzismo e la paura. Se davvero si volesse pace si parlarebbe dei copti che hanno chiesto la punizione dei responsabili e nello stesso tempo hanno parlato di perdono.


Attacchi a Zen dal giornale del miliardario cinese
CINA

Attacchi a Zen dal giornale del miliardario cinese

Il South China Morning Post accusa con insolita veemenza le critiche del cardinal Zen all’accordo provvisorio di settembre fra governo cinese e Vaticano. "Preferisce la persecuzione per i cattolici, mentre vive in sicurezza a Hong Kong trasmettendo le sue opinioni odiose e dementi". Le ragioni di un odio per isolare una delle voci più libere del cattolicesimo cinese. 


Asia Bibi, il giorno dopo. Quanta sofferenza per un nuovo Pakistan
LA SANTITA' DEI NUOVI MARTIRI

Asia Bibi, il giorno dopo. Quanta sofferenza per un nuovo Pakistan

Il Pakistan è in fiamme dopo l'annuncio della sentenza della Corte Suprema del Pakistan che assolve la cristiana Asia Bibi dall'accusa di blasfemia e la salva dalla sentenza capitale. Insorgono i fondamentalisti islamici del partito TLP, nato per difendere la "legge nera" sulla blasfemia. Vogliono Asia Bibi morta e minacciano anche giudici e avvocato. La comunità cristiana è barricata nelle case. Ma prevale la speranza. Interviste a padre Emmanuel Parvez (cugino del ministro Shahbaz Bhatti assassinato per aver difeso Asia Bibi) e a Zarish Neno, giornalista e operatrice umanitaria pakistana. 

-EMMANUEL PARVEZ: UN GIORNO DI TERRORE E DI GIUSTIZIA di Stefano Magni
-NOI CRISTIANI IN PAKISTAN SAPPIAMO CHE IL MARTIRIO FA MIRACOLI di Benedetta Frigerio


«Noi cristiani in Pakistan sappiamo che il martirio fa miracoli»
LIBERAZIONE ASIA BIBI

«Noi cristiani in Pakistan sappiamo che il martirio fa miracoli»

Non si può immaginare cosa significhi riuscire a sopravvivere in isolamento per quasi dieci anni e rimanere fedeli alla fede cristiana piuttosto che abiurare in cambio della libertà. Questi sono già due miracoli del martirio bianco di Asia Bibi, ma «che i giudici l'abbiano assolta è incredibile», spiega alla NuovaBQ Zaish Neno, freelance pakistana cattolica. La falla nell'ordinamento della legge sulla blasfemia è apera ed «è il frutto del sacrificio dei martiri di questa terra, come Asia, Bhatti o Tasveer».


Asia Bibi, il giorno dopo. Quanta sofferenza per un nuovo Pakistan
LA SANTITA' DEI NUOVI MARTIRI

Asia Bibi, il giorno dopo. Quanta sofferenza per un nuovo Pakistan

Il Pakistan è in fiamme dopo l'annuncio della sentenza della Corte Suprema del Pakistan che assolve la cristiana Asia Bibi dall'accusa di blasfemia e la salva dalla sentenza capitale. Insorgono i fondamentalisti islamici del partito TLP, nato per difendere la "legge nera" sulla blasfemia. Vogliono Asia Bibi morta e minacciano anche giudici e avvocato. La comunità cristiana è barricata nelle case. Ma prevale la speranza. Interviste a padre Emmanuel Parvez (cugino del ministro Shahbaz Bhatti assassinato per aver difeso Asia Bibi) e a Zarish Neno, giornalista e operatrice umanitaria pakistana. 

EMMANUEL PARVEZ: UN GIORNO DI TERRORE E DI GIUSTIZIA di Stefano Magni

NOI CRISTIANI IN PAKISTAN SAPPIAMO CHE IL MARTIRIO FA MIRACOLI di Benedetta Frigerio


Emmanuel Parvez: "Verità e giustizia prevalgono sull'odio"
PAKISTAN

Emmanuel Parvez: "Verità e giustizia prevalgono sull'odio"

Asia Bibi, la donna cristiana pakistana condannata a morte per blasfemia nel 2010, è stata assolta dalla Corte Suprema, in appello. Gli islamisti del partito TLP chiedono la sua impiccagione. Ma in una giornata di terrore, “verità e giustizia prevalgono sull’odio”, come spiega a La Nuova Bussola Quotidiana padre Emmanuel Parvez, cugino di Shabhaz Bhatti, assassinato nel 2011 proprio perché difendeva Asia Bibi