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UNA SVOLTA?

Pakistan: imam provano a ridurre la violenza islamica

Oltre 1.800 imam pakistani hanno firmato una fatwa (sentenza, direttiva islamica) che dichiara “haram”, proibito, farsi esplodere e compiere altri atti di violenza in nome del jihad, la guerra santa islamica.

Pakistan. Oltre 1.800 imam pakistani hanno firmato una fatwa (sentenza, direttiva islamica) che dichiara “haram”, proibito, farsi esplodere e compiere altri atti di violenza in nome del jihad, la guerra santa islamica. Nessun individuo o gruppo – afferma la sentenza – ha l’autorità di dichiarare e condurre un jihad senza il consenso dello stato, gli attacchi esplosivi violano i princìpi degli insegnamenti del Corano.

La fatwa è contenuta in un libro intitolato “Pakistan’s message” che è stato presentato al pubblico il 16 gennaio. Il primo firmatario è il presidente del Pakistan, Mamnoon Hussain: “questa fatwa – spiega il capo di stato nel libro – fornisce forti basi per la stabilità di una società islamica moderata. Può dare le indicazioni per costruire una narrativa nazionale con l’obiettivo di frenare l’estremismo sostenendo i principi dorati dell’Islam”. La direttiva – commenta l’agenzia di stampa AsiaNews – è un’iniziativa significativa in un paese martoriato da decine di attacchi kamikaze ogni anno, a opera di una galassia di gruppi terroristici affiliati sia ai talebani che allo Stato Islamico”.

Il Pakistan è anche il paese di Asia Bibi, in carcere dal 2009 e condannata a morte con l’accusa di blasfemia per aver offeso il profeta Maometto. Per la sua severità, la legge pakistana sulla blasfemia è nota anche come “legge nera”.