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Politica

Sindaco di Frosinone: niente patrocinio al gay pride

Il sindaco leghista di Frosinone non concede il patrocinio del comune al gay pride regionale che si è svolto nella sua città.

Gender Watch 23_06_2019

Il sindaco leghista  Nicola Ottaviani non ha concesso il patrocinio del comune al gay pride regionale che si è svolto nella sua città. Qui di seguito la dichiarazione del sindaco per illustrare i motivi del rifiuto:

“Il Comune di Frosinone non ha concesso il patrocinio all’evento ludico-culturale della sfilata del Lazio Pride perché non ammette alcuna forma di violenza intellettuale o furbate nei confronti dell’Ente municipale. Erano stati proposti tre differenti percorsi ed era stata individuata, anche, la soluzione, condivisa, della centralissima via Adige, parallela a via Aldo Moro, per evitare disagi alla circolazione stradale e agli operatori commerciali il sabato pomeriggio. Purtroppo, le indicazioni del Comune non sono state tenute in alcun conto, al netto del fatto che abbiamo appreso direttamente dalla stampa anche il giorno dell’evento, senza che vi fosse alcuna possibilità di concordare neppure la data. È, questo, uno strano concetto di libertà, soprattutto quando muove nella direzione di limitare o anche cancellare i diritti degli altri. La vecchia logica politica di una parte della sinistra che, in modo manicheo, vede il bene solo da una parte e il male solo dall’altra, non funziona nel nostro territorio. Il mondo LGBT, quello autentico, che non ha bisogno di eccessi per essere fiero della propria identità, è quello che noi apprezziamo e rispettiamo e, soprattutto, è un'altra cosa. È quello di chi chiede rispetto per i diritti e l’uguaglianza, ma che, per primo, rispetta anche i diritti altrui o le norme sulla ordinaria convivenza civile. A coloro che, poi, sono rimasti prigionieri della propria enclave culturale, giungendo ad affermare che Frosinone dovrebbe evolversi, rispondiamo che, per migliorare le proprie conoscenze, dovrebbero farsi un giro per l’Italia, quella ritenuta più avanzata, ove il patrocinio per il Pride non è stato concesso, senza agitare spettri o fantasmi. Parliamo di comuni come Trieste, Rovereto, Varese, Brescia, Genova, la Regione Lombardia, in buona compagnia di amministrazioni da sempre di sinistra, come la Provincia di Trento o la stessa Firenze di Nardella”.

Le parti critiche di questo comunicato sono: le amministrazioni comunali non possono concedere il permesso di far sfilare i gay pride, perché è una manifestazione contraria all’autentico bene della persona. La manifestazione inoltre esprime sì una certa cultura, ma non consona alla dignità della persona. Per gli stessi motivi non si può essere fieri dell’identità LGBT.

https://www.facebook.com/nicola.ottaviani.7/posts/2126723537454054

http://www.ilgiornale.it/news/politica/lazio-pride-sindaco-leghista-non-concede-patrocinio-1714559.html