Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Venerdì Santo a cura di Ermes Dovico

Noa pothoven

Noa e quella richiesta di aiuto che nessuno ha colto
DENTRO IL DRAMMA

Noa e quella richiesta di aiuto che nessuno ha colto

Dichiarando di voler morire, Noa stava in realtà chiedendo una ragione per continuare a vivere, ma per quanto ne sappiamo nessuno è stato capace di offrirgliela. La nostra società ha individui esperti in ogni settore professionale, ma non ha più persone affettivamente adulte, cioè in grado di “sopportare” la dipendenza dei più giovani, facendosi carico delle loro angosce.


Noa e noi. Solo in Cristo la sofferenza acquista senso
IL NOSTRO FINE

Noa e noi. Solo in Cristo la sofferenza acquista senso

Una ragazza di 17 anni si lascia morire perché oppressa dalla sofferenza, ma cosa sta dietro a una scelta simile? Non siamo fatti per la sofferenza, eppure essa è fisiologica, non patologica. Se liberamente accettata e offerta, rende l'uomo simile a Cristo, acquistando valore redentivo. Una società materialista non la comprende: per vivere nonostante la sofferenza, infatti, serve un fine. Che trascende l'uomo.


Che cosa avrei detto a Noa
LA RIFLESSIONE

Che cosa avrei detto a Noa

Quando sei in presenza di un malato che ha deciso di morire, fargli compagnia non è solo vicinanza fisica ma cercare con lui un'ipotesi di valore, un'ipotesi che questa vita valga ancora la pena. Quello che avrei voluto dire a Noa è questo. Avrei cercato con lei quelle cose, quei rapporti, quelle esperienze della sua vita che per lei erano un legame positivo, pieno e bello con la realtà, facendola sentire amata, da vera figlia di Dio.


Che cosa avrei detto a Noa
LA RIFLESSIONE

Che cosa avrei detto a Noa

06_06_2019 Vincent Nagle

Quando sei in presenza di un malato che ha deciso di morire, fargli compagnia non è solo vicinanza fisica ma cercare con lui un'ipotesi di valore, un'ipotesi che questa vita valga ancora la pena. Quello che avrei voluto dire a Noa è questo. Avrei cercato con lei quelle cose, quei rapporti, quelle esperienze della sua vita che per lei erano un legame positivo, pieno e bello con la realtà, facendola sentire amata, da vera figlia di Dio.


Noa, la ragazza suicida a cui bisognava ridare la speranza
CULTURA DI MORTE

Noa, la ragazza suicida a cui bisognava ridare la speranza

Al di là delle modalità concrete che hanno permesso a Noa Pothoven di morire, va detto che alla 17enne olandese doveva essere innanzitutto impedito di realizzare il proposito suicida, anche con l'intervento coattivo per mantenerla in vita. Il problema è la cultura di morte, fondata sull'autodeterminazione, che è sorella delle stesse violenze sessuali poiché poggia su un'idea di libertà senza limiti. Mentre per Noa serviva il balsamo indicato dal Papa: che ci si prendesse cura di lei, ridandole speranza.

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