Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico
STATI UNITI

Texas, l'Eucarestia entra in Parlamento

Nella festa del Corpus Domini, per la prima volta la processione eucaristica è entrata in un Parlamento americano. È successo ad Austin, grazie alla "Divin Mercy for America Campaign", organizzazione che diffonde la devozione alla Divina Misericordia.

Esteri 23_06_2014
Il manifesto che invita alla Processione

Domenica, 22 giugno, Festa del Corpus Domini, lo Stato nordamericano del Texas ha assistito a un evento di portata storica: una processione eucaristica partita dopo la Messa celebrata alle 9,30, dalla cattedrale di Santa Maria di Austin, la capitale del Texas, ed entrata nel Campidoglio, la sede del governo di quello Stato nordamericano, nel cuore della città e della politica. È la prima volta che accade in tutta la storia degli Stati Uniti; la prima volta che il Santissimo Sacramento fa ingresso, in processione, e poi benedicente, in una sede di governo (clicca qui).

È un’iniziativa benemerita della “Divine Mercy for America Campaign”, l’organizzazione che si occupa di diffondere negli Stati Uniti la devozione alla Divina Misericordia ‒ propagata nel mondo da santa Faustina Kowalska (1905-1938) ‒, con l’intento esplicito di operare per la ricristianizzazione del Paese.

Solo un anno fa, a metà luglio 2013, il Campidoglio di Austin fu invece teatro di uno scontro con ben pochi precedenti, allorché il governatore del Texas, il Repubblicano conservatore Rick Perry (già candidato nelle primarie del 2012 per la corsa alla Casa Bianca), firmò uno dei più restrittivi giri di vite sull’aborto che il Paese abbia mai conosciuto, in ottemperanza al suo programma politico: rendere l’aborto, a ogni livello, «una cosa del passato» (clicca qui). In quell’occasione, il Campidoglio fu preso d’assalto da un’agguerrita truppa di attivisti filoabortisti che, di fronte a quella cocente sconfitta, si lasciarono andare a ogni sorta d’ingiurie e di contumelie nei confronti dei pro-lifer che erano, analogamente ma con motivazioni opposte, scesi per le strade, spingendosi fino a sbeffeggiare quanti recitavano in pubblico rosari di riparazione e di ringraziamento persino al grido di «Salve Satana!» (clicca qui) (con l’aggravante che in inglese «salve» suona un «hail» sinistramente simile al nefando e famoso «heil» nazista).

È insomma ben difficile sottovalutare la straordinarietà della processione eucaristica di domenica (clicca qui). Vuole infatti dire portare Gesù, fisicamente, dentro le istituzioni del Texas, dentro la politica di un pezzo importantissimo di Stati Uniti (segnando un precedente imponente per tutto il Paese e “sfondando” un muro significativo per tutti), in mezzo al personale politico di qualsiasi obbedienza e credo (e qui c’è da fare tanto di cappello, oltre ovviamente agli organizzatori e alla Chiesa Cattolica che è in Texas, al governatore, protestante, Perry e a tutto il parlamento di quello Stato), nel cuore di quel pandemonio scatenatosi contro il dono divino della vita. Ma ciò che è accaduto ieri è stato straordinario anche per un altro motivo.

Ha fatto il giro del mondo la notizia, solo poco tempo fa, del gruppo “The Satanic Temple”, guidato da Lucien Greaves (alias Doug Mesner), che sta ottenendo il permesso di erigere una statua al diavolo da piazzare davanti al parlamento dello Stato dell’Oklahoma, a Oklahoma City, e di fianco a un monumento che porta incisi i Dieci Comandamenti. Ebbene, l’iniziativa di Greaves e soci è proprio quella di omaggiare in pubblico il Signore del male, distorcendo il principio politico della libertà religiosa e contaminandone il più possibile il luogo dove si stabiliscono le norme di convivenza fra gli uomini.

L’iniziativa satanista mira cioè a ottenere obiettivi speculari a quelli per cui ad Austin si è svolta la processione eucaristica. Incidere, in maniera soprannaturale, sulla produzione legislativa del Paese. Greaves (il cui gruppo è appena riuscito a fare celebrare una messa nera nel campus di Harvard spacciandola come “lezione si storia”) è infatti un alacre “apostolo” dell’omosessualità, dell’aborto e di tutti i “diritti” che ne conseguono per chi pratica l’uno, l’altra o magari entrambi (clicca qui). È cioè un uomo politico, che mira a influenzare la politica poiché sa perfettamente che oggi la politica, specie nella sua funzione legislativa, è uno strumento utilissimo per guadagnare terreno e proseliti alla “causa”.

Ecco, i primi a credergli sono certamente gli apostoli politici della Divina Misericordia, che proprio per questo hanno portato per la prima volta Gesù Eucarestia dentro un parlamento statunitense.