Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Venerdì Santo a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


Utero in affitto, a Bergamo i pro-family si piegano alla politica
LA DENUNCIA

Utero in affitto, a Bergamo i pro-family si piegano alla politica

Davanti al candidato sindaco di Bergamo, 5Stelle, che si vanta di avere comprato una bambina attraverso un utero in affitto, e di avere perciò commesso un atto che in Italia sarebbe reato, tutti tacciono: la Chiesa, le associazioni, i partiti. Ma purtroppo anche il Comitato Difendiamo i Nostri Figli ha cancellato un evento pubblico sul tema per non "disturbare" la campagna del candidato leghista.


A processo il medico che ha detto no all'aborto
ARGENTINA

A processo il medico che ha detto no all'aborto

Alla sbarra il ginecologo Rodriguez Lastra. Nel 2017 si rifiutò di eseguire un aborto su una giovane. Oggi è sotto processo con l'accusa di aver infranto una legge regionale che di fatto "non esiste" perché viola la Costituzione. Ma è un processo funzionale all'internazionale degli aborti che sta sovvenzionando l'Argentina. (VERSION EN ESPAÑOL)
-"HO SALVATO DUE VITE, NON TEMO IL CARCERE"
di German Masserdotti


"Ho salvato due vite, lo rifarei. Non temo il carcere"
IL CORAGGIO DEL GINECOLOGO

"Ho salvato due vite, lo rifarei. Non temo il carcere"

"Al di là di quello che dirà la giustizia io sono convintissimo di quello che ho fatto: so di non avere commesso alcun crimine. È un comportamento che tornerei a fare. A dire la verità sopra di me non pesa la morte di nessun bambino”. Il coraggio da martire del medico argentino a processo per aver impedito un aborto. (EN ESPAÑOL)


Impidio un aborto y salvò dos vidas, medico en juicio
ARGENTINA

Impidio un aborto y salvò dos vidas, medico en juicio

En juicio el medico Rodriguez Lastra, que impidio un aborto a una joven che luego dijo de ser violada. Nueve aberraciones: juridicas, medica y humanas que conducen a la ofensiva jurídica del Imperialismo Internacional del Aborto.
-“NO TENGO MIEDO, VOLVERIA A HACERLO PARA SALVAR DOS VIDAS”


"Chiedo acqua e cibo per Vincent, venite con me in ospedale"
L’APPELLO DELLA MADRE

"Chiedo acqua e cibo per Vincent, venite con me in ospedale"

«Domenica 19 maggio io sarò davanti all’ospedale di Reims per supplicare di continuare a idratare e alimentare Vincent. In Francia, nel 2019, nessuno deve morire di fame e di sete. Se volete, potete unirvi a me». È l’appello di Viviane, la madre di Vincent Lambert, che dalla settimana che inizia il 20 maggio - giorno e ora precisi non sono stati comunicati - sarà sottoposto a eutanasia dal dottor Sanchez. Intanto, anche l’arcivescovo di Reims ha fatto sentire la sua voce per difendere il diritto alla vita del 42enne disabile.


"No tengo miedo. Volveria a hacerlo por salvar dos vidas"
EL GINECOLOGO EN JUICIO

"No tengo miedo. Volveria a hacerlo por salvar dos vidas"

"Más allá de lo que diga la justicia, yo estoy convencidísimo de lo que hice, sé que no cometí ningún crimen, estoy absolutamente convencido que es una conducta que volvería a hacer”. El coraje por martir del medico argentino Rodriguez Lastra en juicio para haber impedido un aborto.


Francia, il dottor Morte ha fretta di uccidere Vincent
IGNORATO IL COMITATO PER I DISABILI

Francia, il dottor Morte ha fretta di uccidere Vincent

Il dottor Sanchez del CHU di Reims ha deciso che dal 20 maggio interromperà nutrizione e idratazione a Vincent Lambert, ignorando la richiesta del Comitato Onu per i disabili. «La Francia sputa sull’Onu e soprattutto sputa su Vincent Lambert», dice l’avvocato Triomphe, che annuncia battaglia per continuare a difendere il diritto alla vita del 42enne disabile.


C’è un cuore che batte a Times Square
LA VITA NEL GREMBO IN 4D

C’è un cuore che batte a Times Square

Un gruppo pro life ha allestito dei megaschermi a New York per mostrare in diretta un’ecografia tradizionale e un’altra in 4D, e fare ascoltare il battito cardiaco di un bambino nella pancia della mamma. Il bimbo è di Abby Johnson, l’eroina pro vita convertitasi dopo aver assistito a un aborto. Perché non ripetere l’evento newyorchese anche in Italia?


Meno morti per eutanasia? Una rondine non fa primavera
OLANDA

Meno morti per eutanasia? Una rondine non fa primavera

C'è poco da festeggiare per la notizia del calo delle morti per eutanasia e suicidio assistito in Olanda, morti che nel 2018, rispetto all’anno precedente, sono diminuite del 7%. Infatti ci sono casi (e sono tanti) che sfuggono alle statistiche, già in passato vi sono stati cali temporanei seguiti da aumenti. E si moltiplicano gli abusi medici: eutanasia su persone anche sane.


«Vincent, condannato a morte, ha diritto alle cure»
L’AVVOCATO PAILLOT

«Vincent, condannato a morte, ha diritto alle cure»

«Vincent Lambert non riceve tutta l’assistenza a cui ha diritto. Non riceve alcuna stimolazione, kinesiterapia, nessuna rieducazione alla deglutizione. Attende, nel braccio della morte», afferma in un’intervista alla Nuova BQ Jean Paillot, avvocato della famiglia di Vincent, che parla di «un caso di eutanasia» e spiega che la Francia è vincolata a osservare la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo.

- E NEL 2018 IN OLANDA I MORTI PER EUTANASIA SONO 6.126, di Giuliano Guzzo


Lei prega contro l’aborto. E il dem Usa la molesta per 8 minuti
VIDEO SHOCK DI BRIAN SIMS

Lei prega contro l’aborto. E il dem Usa la molesta per 8 minuti

Il politico democratico Brian Sims, attivista Lgbt e pro aborto eletto al parlamento della Pennsylvania, si scaglia verbalmente per 8 minuti contro una donna che stava pregando all’esterno di una clinica della Planned Parenthood, insultando la fede cristiana e definendo più volte “disgustoso” il gesto di preghiera di colei che chiama “vecchia signora bianca”. Non pago, pubblica il video su Twitter, mettendo la signora alla gogna pubblica.


Vincent Lambert, il Comitato Onu ferma il boia francese
STOP ALL’EUTANASIA

Vincent Lambert, il Comitato Onu ferma il boia francese

Il Comitato Onu sui diritti dei disabili ha chiesto al Governo francese di non interrompere i sostegni vitali a Vincent Lambert, perché intende valutare il caso del quarantaduenne tetraplegico. Una misura provvisoria, dunque, che dona un po’ di sollievo a Vincent e alla sua famiglia, anche se il ministro della Sanità transalpino mostra con le sue parole di avere fretta di ucciderlo.