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San Marco a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


Lo Stato e il dovere della felicità a danno della libertà
IL CASO ALFIE

Lo Stato e il dovere della felicità a danno della libertà

Possibile che il Paese del liberalismo sia anche il luogo in cui si mina il diritto alla vita di un bimbo? Sì, perché si è imposto allo Stato di tutelare i “diritti positivi”, come la felicità dei cittadini. Una trappola quasi diabolica. Perché curarsi della libertà, quando lo Stato può darti benessere se solo rinunci ad un pezzetto di quella libertà? Così il benessere di Alfie consiste nel condurre una vita votata ai piaceri fisici. Se non può, allora deve morire: è nel suo “miglior interesse”.


Oggi una sentenza decide su Vincent
FRANCIA

Oggi una sentenza decide su Vincent

Il ricorso «référé-liberté» per contestare la decisione dell’ospedale di Reims di interrompere l’idratazione e la nutrizione di Vincent Lambert verrà preso in esame questa mattina. Nel frattempo su Le Figaro 71 medici stanno con lui. 


Gli errori di un'etica della morte che si fa sentenza
IL CASO ALFIE EVANS

Gli errori di un'etica della morte che si fa sentenza

La sentenza pronunciata sul caso Alfie Evans di lunedì non ha alcun appiglio giuridico. Anche perché nella legislazione inglese l'eutanasia è reato, ma si è studiato l'escamotage dell'accanimento terapeutico. E sul no al trasferimento altrove si bluffa, adducendo motivazioni per salvaguardarne l'incolumità. Un controsenso visto che vogliono porre fine alla sua vita. Ma è tutta la sentenza ad essere viziata da un'etica della morte che stravolge i principi del diritto. Ieri intanto è stato presentato il ricorso alla Corte Suprema che dovrà decidere definitivamente. 


Vincent, appello di medici mentre infuria la battaglia legale
FRANCIA

Vincent, appello di medici mentre infuria la battaglia legale

Il sito che sta sostenendo Vincent Lambert ed i suoi genitori ha reso note le prossime azioni legali che saranno intraprese dopo la decisione di interrompere l’alimentazione e l’idratazione. Intanto 24 medici specialisti di stati vegetativi difendono il giovane tetraplegico. 


Vincent, il condannato a morte nella "libera" Francia
LA STORIA

Vincent, il condannato a morte nella "libera" Francia

Non è in coma, non è in stato vegetativo, non è in fin di vita. Eppure deve morire. La cultura di morte continua ad avanzare. In Francia Vincent Lambert è un paziente tetraplegico e dovrà morire il 19 aprile. E' la decisione medico-giudiziaria dopo un lungo iter iniziato nel 2013. Un dramma che ora arriva anche sul tavolo del presidente Macron. Anche per lui il Papa ha pregato ieri nel Regina Coeli.


La prigionia di Alfie, il suo esercito e la paura del potere
ESCLUSIVO DA LIVERPOOL

La prigionia di Alfie, il suo esercito e la paura del potere

La stampa schierata, il popolo di Alfie’s Army che manifesta a Liverpool: «Liberate Alfie!». All'interno di tutto l'ospedale i poliziotti che vigilano costantemente ogni movimento dei genitori: «Sono qui da ieri per Alfie», spiega Thomas quando incontra la Nuova BQ. Ma per il giudice la sua vita «è inutile». Una piccola vita che, però, tenuta ferma in un letto, ha già convertito migliaia di cuori e fatto vacillare il potere. Che ora di fronte alle lacrime di Kate risponde con insensibilità. 

-E' CITTADINO EUROPEO, L'ULTIMO APPELLO (VIDEO)
-THOMAS, IL CORAGGIO DI UN PADRE
di Paolo Spaziani
-DOSSIER: LA BATTAGLIA DI ALFIE


Il comunicato della famiglia Evans
IL DOCUMENTO

Il comunicato della famiglia Evans

Vita e bioetica 13_04_2018

"Questa oltraggiosa accusa di aggressione (al padre di Alfie, ndr) è la prova che Alder Hey ha perso ogni credibilità, è completamente fuori dalla legge nella loro violazione dei diritti e ha perso il senso di ciò che significa prendersi cura degli esseri umani. Trattano il dovere di cura come dovere di uccidere".


Manifesto ProVita, gli eletti coraggiosi ci sono
IL CASO

Manifesto ProVita, gli eletti coraggiosi ci sono

La rimozione del manifesto di ProVita esposto a Roma ha avuto il merito di destare numerose coscienze. L'importante conferenza stampa a Palazzo Madama di 8 tra senatori e deputati sulle ricadute sociali e psichiche dell'aborto dimostra che una pattuglia di volenterosi c'è. Ed è pronta a farsi ascoltare. 


Aborto e povertà, 2 mali. Il primo moralmente più grave
CAPIRE LA GAUDETE ET EXSULTATE

Aborto e povertà, 2 mali. Il primo moralmente più grave

Sebbene la persona umana abbia sempre la medesima dignità al di là della sua condizione esistenziale (nascituro, povero o migrante), come sottolinea Papa Francesco, i temi di bioetica sono più importanti di quelli che riguardano la miseria materiale, seppur questi non debbano essere considerati marginali. L’aborto è fenomeno moralmente più rilevante della povertà. Lo insegnava anche Santa Madre Teresa di Calcutta. 


Domani l'esecuzione di Alfie. Il giudice: «È una vita inutile»
EVANS CONDANNATO

Domani l'esecuzione di Alfie. Il giudice: «È una vita inutile»

Il resoconto di una sentenza grottesca, dove con la scusa della "privacy" il giudice ha detto che la vita di Alfie è «inutile» e ha scelto di silenziare la stampa tacendo la data della rimozione dei sostegni vitali. Ma fonti vicine alla famiglia ci fanno sapere che sarà domani (venerdì). Gli avvocati hanno presentato una mozione: «Non abbiamo perso la speranza». 
- IL SILENZIO DELLA CHIESA, UN TRADIMENTO, di Riccardo Cascioli
- SCANDALI E NEGLIGENZE DELL'OSPEDALE - di Benedetta Frigerio


L'ospedale di Alfie: scandali, negligenze e processi persi
IL PROCESSO EVANS

L'ospedale di Alfie: scandali, negligenze e processi persi

Oggi alle 12 il giudice deciderà la data della rimozione della ventilazione. Ieri il padre di Alfie ha denunciato ancora l'ospedale per incuria. Perché, allora, durante il processo il giudice ha confidato solo nel parere dell’Alder Hey Hospital? Si penserebbe che la sua fama meriti tale fiducia, ma sono decine le morti per incuranza, centinaia gli organi asportati senza consenso e diversi i richiami delle autorità sanitarie: benvenuti nel Terzo Mondo.


Bioetica, fermare la collaborazione al male
L'INTERVENTO DI PUCCETTI

Bioetica, fermare la collaborazione al male

Vita e bioetica 08_04_2018

"Qui siamo allora di fronte ad un grande problema sulle fonti della moralità degli atti umani e sulla negazione delle azioni intrinsecamente malvagie. Ed io, con tutto lo sforzo che posso fare, non riesco ad individuare nessuna continuità rispetto a ciò che mi è stato insegnato". L'intervento del bioeticista Puccetti.