Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Venerdì Santo a cura di Ermes Dovico

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Milano 30: nuovo esperimento ecologista
SICUREZZA O IDEOLOGIA?

Milano 30: nuovo esperimento ecologista

Milano torna a far parlare di sé per una riforma radicale: si andrà tutti a 30 km/h sulle strade di tutta l’area urbana. Non è la prima città a farlo e in teoria lo scopo è la sicurezza stradale. Ma Milano è la metropoli che sperimenta tutte le politiche ecologiste, ispirate a Greta Thunberg. Obiettivo finale è eliminare, il più possibile, le auto private.


La crisi energetica morde, il carbone si prende la rivincita
SICUREZZA

La crisi energetica morde, il carbone si prende la rivincita

Per evitare i black out elettrici i paesi europei stanno aumentando l'utilizzo di carbone per le centrali: solo la Germania registra un +13,3% rispetto al 2021 malgrado sia diminuita la domanda di energia. Ma la crisi energetica attuale non pare sufficiente a rimettere in discussione la folle politica energetica europea che, con il pretesto di una inesistente emergenza climatica, ha l'obiettivo di azzerare l'uso di combustibili fossili.


Il socialismo verde, il fine dell’ideologia green
L’ANALISI

Il socialismo verde, il fine dell’ideologia green

I gruppi ecologisti chiedono un nuovo modello socioeconomico per “salvare il pianeta”. Volenti o nolenti, sono la cassa di risonanza delle élite, da Davos alla Commissione UE (Green Deal), all’Onu (Agenda 2030). Il catastrofismo è funzionale a un nuovo socialismo, che ha i tratti di una “religione civile” contraria alla vita e alla libertà, a danno di famiglie e ceti medi. L’ecologia è altro.


C'è un brutto clima se la "Scienza" è considerata un dogma
l'incontro della bussola

C'è un brutto clima se la "Scienza" è considerata un dogma

Un'emergenza c'è, ma non è quella climatica, semmai sismica e idrogeologica. Di fronte agli allarmi sul "pianeta in fiamme" è ormai considerato "leso ambientalismo" porre domande: al "vecchio" peccato originale se ne è sostituito uno nuovo di marca ecologista, cui si accoda anche il mondo cattolico. Ne hanno parlato martedi 13 dicembre il prof. Alberto Prestininzi e don Alberto Strumia con il direttore della Bussola Riccardo Cascioli.


Jet privati: I potenti fanno i verdi, ma inquinano più di tutti
IL CASO

Jet privati: I potenti fanno i verdi, ma inquinano più di tutti

La recente Conferenza sul clima in Egitto, con grande sfoggio di jet privati, ha messo in evidenza una situazione paradossale: chi impone draconiane leggi ecologiche che penalizzano la libera circolazione di cittadini e lavoratori, è in realtà tra i più grandi inquinatori.


Anche l'Africa rovina l'ambiente, distruggendo le foreste
GIUSTIZIA AMBIENTALE

Anche l'Africa rovina l'ambiente, distruggendo le foreste

Creato 30_11_2022 Anna Bono

Il dibattito internazionale sul clima e l'ambiente si svolge soprattutto nei termini della "giustizia climatica". Quindi si chiede ai Paesi ricchi di risarcire quelli poveri. Ma se il principio dovesse essere applicato equamente a tutti, anche l'Africa sarebbe sul banco degli imputati. Dopo la fine del colonialismo ha distrutto le sue foreste. 


Ecologismo: arrivano le carte di credito che rieducano
CAMBIAMENTO CLIMATICO

Ecologismo: arrivano le carte di credito che rieducano

Normalmente temiamo che la carta di credito blocchi un nostro acquisto, perché è finito il credito. Ma già da due anni si stanno diffondendo carte di credito che bloccano un nostro acquisto perché è climaticamente scorretto. Si stanno sperimentando nuove forme di controllo sociale, superando governi troppo lenti sulle politiche climatiche. 


Cop27, l'Europa firma le cambiali per il futuro
EGITTO

Cop27, l'Europa firma le cambiali per il futuro

La Conferenza internazionale sul clima si è conclusa a Sharm-el-Sheikh con un accordo solo economico che impegna i paesi occidentali a pagare un enorme risarcimento a partire dal 2030. Unione Europea protagonista dell'accordo alla guida del fronte catastrofista.


Il "mondo verde"? Se lo godranno solo i miliardari
COP 27

Il "mondo verde"? Se lo godranno solo i miliardari

Alla Conferenza internazionale sui Cambiamenti Climatici, si continua a perseguire politiche tese ad affossare i paesi sviluppati, ritenuti colpevoli di mai provate catastrofi climatiche. E sono gli stessi leader occidentali – la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen in testa – ad avallare questo approccio suicida. Intanto si scopre che i vandalismi contro le opere d'arte e i blocchi stradali sono lautamente finanziati da ricchi miliardari che vogliono "salvare" la Terra.
- VIDEO: MELONI E IL CLIMA, IDEE ANCORA CONFUSE, di Riccardo Cascioli


Cop 27, il fallimento redditizio delle politiche climatiche
CLIMA

Cop 27, il fallimento redditizio delle politiche climatiche

Alimentata da una narrazione mediatica basata su un allarmismo continuo, la politica internazionale continua a focalizzarsi sulla lotta al cambiamento climatico. La prossima tappa sarà la conferenza Cop27, che si terrà in Egitto a partire dal 6 novembre. Le altre conferenze internazionali sul clima hanno fissato obiettivi molto ambiziosi e costosi. Che però non sono mai stati rispettati. La guerra in Ucraina segna anche il ritorno ad energie "sporche" per far fronte alla crisi energetica. Però il continuo allarmismo rende molto (a pochi) e questo rito collettivo continuerà ancora per molto. 


Calamità in Africa, disastri provocati dall'uomo
CONTINENTE NERO

Calamità in Africa, disastri provocati dall'uomo

Creato 17_10_2022 Anna Bono

Siccità nel Corno d'Africa, alluvioni in Sudan e nell'Africa occidentale. Sono molte e variegate le catastrofi naturali a cui stiamo assistendo in Africa e le conseguenze, umane e materiali, sono molto gravi. Ma è facile dare la colpa al cambiamento climatico. Se la natura fa così tanti morti, la causa è locale e molto umana.


Dissesto idrogeologico, le cause storiche. E i rimedi
IL PROBLEMA

Dissesto idrogeologico, le cause storiche. E i rimedi

Il passaggio delle competenze alle Regioni in tema di difesa del suolo, il disinteresse politico, la soppressione del Corpo Forestale, l’esodo dalle montagne hanno aggravato il dissesto idrogeologico. Per porvi rimedio, la soluzione passa dai “Cantieri Verdi” e da una programmazione di 20-30 anni.