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FAMILY DAY

Associazioni, movimenti, famiglie: ecco chi ci sarà

Le sentinelle in piedi, Alleanza Cattolica, i Neocatecumenali, comitati aconfessionali e apartitici, Cielle, Scienza e Vita, Rinnovamento per lo Spirito, Tempi, le parrocchie, il Movimento per la Vita, il Forum delle Associazioni Familiari, gruppi cattolici e non. Ecco chik domani sarà al Circo Massimo per il Family day.

Famiglia 29_01_2016
Tutti a Roma per il Family day

In queste ultime settimane i quotidiani sul Family day hanno scritto di tutto, anche che alla manifestazione “Svegliati Italia”, a favore dell’approvazione del ddl Cirinnà, nelle 99 piazze italiane coinvolte ha partecipato un milione di persone. Falso: come ha dimostrato, numeri alla mano, Andrea Lavelli proprio su La Bussola (un pezzo da leggere, per capire le bugie che ci propinano certi media). 

Ma, chissà perché, si sono dimenticati di dire che il Family day è partito dal basso, nessuna regia superiore, nessun intervento dall’alto: è la prima volta che in Italia – sulla scia dell’appuntamento del 20 giugno 2015 - c’è una mobilitazione di questo genere. A riempire le piazze in passato ci hanno sempre pensato i sindacati, ma appunto con inviti rivolti dall’alto e un notevole dispendio di forze e di soldi. Una differenza non da poco. Il Family day ha un’importanza maggiore proprio per questo: centinaia di migliaia di persone, sapremo i numeri, hanno deciso di attraversare l’Italia grazie al passaparola, ai social network, alle mail, a wahtsapp, agli sms: tu vai, che treno prendi, quanto costa, andiamo insieme? Un’autoconvocazione che dovrebbe far riflettere tutti, politici, intellettuali, sociologi, giornalisti, analisti e anche vescovi: la famiglia è una realtà più viva che mai, il fronte pro famiglia ha una vitalità impensata.

Ma chi si è mosso? Innanzitutto il comitato “Difendiamo i nostri figli”, promotore, non organizzatore, poi Le sentinelle in piedi, Alleanza Cattolica, i Neocatecumenali, comitati aconfessionali e apartitici, Cielle, Scienza e Vita, Rinnovamento per lo Spirito, Tempi, le parrocchie, il Movimento per la Vita, il Forum delle Associazioni Familiari, gruppi cattolici e non: il presidente dell’Associazione Culturale Islamica in Italia e imam della moschea di Centocelle a Roma, Ben Mohamed Mohamed, intervistato dalla rivista Pro Vita ha spiegato che è favorevole al Family day perché «oggi il mondo è impazzito e con certe leggi si vuole condurre alla rovina il genere umano. Per noi musulmani tutti i giorni sono Family day».

L’associazione Famiglia e Scuola (Faes), ha deciso di spostare le riunioni didattiche e i colloqui di tutorial previsti per domani; l’Agesc non solo ha invitato i soci a partecipare al Family day: ha deciso di sostenere la partecipazione romana «con il rimborso fino al 50% della spesa dei pullman che riuscirete ad organizzare con i genitori delle nostre scuole». Citare tutte le iniziative è impossibile: ricordiamo ancora la comunità Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi che ha dato ufficialmente la propria adesione. Anche se – come ha spiegato Massimo Gandolfini presidente del comitato “Difendiamo i nostri figli” – «non ci sono solo le adesioni date in modo ufficiale».

Citare tutte le iniziative, dicevamo, è impossibile. È soprattutto impossibile citare tutte le migliaia di gruppi di persone, di famiglie con figli, anche piccoli, che si sono appunto organizzate con mezzi propri: «Il Family day è un’iniziativa dei laici con la loro responsabilità», ha spiegato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei. E la responsabilità alle famiglie non manca. 

Intanto ieri Ikea, il colosso dell’arredamento svedese, si è schierata a favore delle unioni civili, invitando le coppie e le famiglie di ogni tipo nei negozi: «Qualunque sia la tua idea di famiglia, se ami qualcuno non c’è bisogno di istruzioni. Da noi per celebrare con un bacio l’idea di una famiglia aperta a tutti». I social network hanno subito rilanciato la notizia, definendolo il Family day targato Ikea e parlando di una provocazione. La Maison Gattinoni ha invece deciso di far sfilare proprio in via Barberini a Roma una nuova linea firmata “Family day couture”. La battaglia contro il ddl Cirinnà non finirà oggi.