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IL LIBRO

Cartoline dal Paradiso: l'ottimismo in pagina

Le notizie più lette sui giornali sono quelle di cronaca nera. E i rari esperimenti di cronaca al positivo sono falliti. Non la pensa così Pippo Corigliano, che ha raccolto tante buone notizie sui "cristiani allegri", anche ai tempi della crisi, nel libro Cartoline dal Paradiso, con la prefazione di Costanza Miriano.

Cultura 23_01_2015
La copertina

Il dato è certo. Le notizie più lette sui giornali sono quelle di cronaca nera, anche se poi il lettore ne esce angosciato. E come potrebbe essere diversamente davanti a mamme che strangolano i figli, padri che uccidono le mogli e poi si suicidano? Anch’io, lo ammetto, sono una divoratrice di cronaca nera, che mi fa scaturire dentro la solita domanda: ma Dio dov’è davanti al dolore innocente di un bambino? E lì con le mie amiche a disquisire sulla Provvidenza divina assente o distratta. Le notizie terribili momentaneamente possono rendere miscredenti. I fratelli Karamazov insegnano. 

Ma perché i media sono ancorati al negativo? I giornali stanno comunque perdendo copie, soprattutto i quotidiani (La Bussola è una delle rare eccezioni, lasciatemelo dire) e proporre fatti di cronaca nera non aiuta certo a pareggiare i bilanci. Aumentano le notizie in negativo e diminuiscono quelle positive. Qualche mese fa Il Corriere della Sera ha tentano un esperimento, una pagina al giorno di notizie positive, imprenditori che vincevano la crisi, giovani laureati nelle migliori università italiane con eccellenti posti di lavoro, famiglie capaci di superare i problemi della vita. Una pagina al giorno, poi l’esperimento è stato sospeso, forse non erano apprezzate dai lettori?

Eppure le notizie positive, quelle che ti spingono all’ottimismo, ci sono. Notizie che mettono in luce quella speranza senza la quale l’uomo precipita nel buio della disperazione. Queste notizie positive oggi sono diventate un libro: Cartoline dal Paradiso. La speranza oltre crisi. Autore Pippo Corigliano (edizioni Ares), prefazione di Costanza Miriano. In altre parole: centocinquanta brevi articoli – usciti sul settimanale Tempi dal 2011 al 2014 – sui fatti di attualità. Non è un romanzo, quindi, e le pagine vanno lette un po’ per giorno. Impossibile parlare di tutti i contenuti, uniti dal fil rouge dell’ottimismo. Il Papa, naturalmente, anzi i Papi, Francesco e Ratzinger, le loro parole e i loro insegnamenti, semplici quelli di papa Francesco, ma con una solidissima consistenza teologica e antropologica. La differenza tra felicità e nirvana. Adriano Celentano, Giovanni Minoli, Leonardo Mondadori, Ettore Bernabei e Indro Montanelli conosciuti e frequentati dall’autore. La spiritualità. I primi cristiani. Il Natale. E poi le notizie che di diritto dovrebbero trovare ampio spazio sui quotidiani nazionali. Come quella su un imprenditore genovese di origine siciliana. Che, controcorrente, assume, ha milletrecento dipendenti e se un’impiegata resta incinta si festeggia. A Genova sta lavorando a un progetto per il recupero del cibo invenduto, che viene donato alle mense dei poveri. Insomma, cristiani contenti, come li chiama Corigliano. Notizie che vanno all’essenziale, senza perdersi in inutili discorsi fuorvianti, in cui anche i giovani testimoniano con il coraggio della propria vita e della propria testimonianza che c’è un solo modo per salvare l’Europa. Parole dell’autore: “Il Novecento, in mezzo a incredibili brutture, ha visto fiorire una serie d’imprese spirituali che avevano un denominatore comune: la santità dei laici”.

Tra tanti pareri, affermazioni, esortazioni, mi permetta Pippo Corigliano di non essere d’accordo con lui su un “personaggio”: suor Cristina, vincitrice di The voice of Italy. Ne è entusiasta, fino a scrivere che attraverso il suo sguardo “vedo l’amore bello di Gesù… una porta spalancata sul suo cuore, un cuore che si è aperto al dono di sé”. Forse, mi permetto di obbiettare, anche se non sta a me giudicare, il credere può attraversare indenne lo show business, suor Cristina riuscirà ad evangelizzare il mondo dello spettacolo? Lei parla del “dono” della propria voce, parola di cui si abusa oggi come negli anni Settanta. Ma questi dubbi sono un motivo in più per leggere Cartoline dal Paradiso