Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Espedito a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Chi lo riconosce

Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». Gv 21, 4-8

Schegge di vangelo 05_04_2013

Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Gv 21,4-8

Quali sono gli occhi che lo vedono? Giovanni è il primo a riconoscerlo. Pietro il primo a raggiungerlo. Gesù risorto non è la presenza di un oggetto. E’ una persona che entra in rapporto. Per questo può essere riconosciuto solo in una apertura di cuore e di mente, nella libertà di una decisione che lo accoglie. La fede è questo dialogo profondo tra il Signore che viene e chi si muove a riconoscerlo e incontrarlo. La fede, pur con tutte le sue ragioni e le sue prove, non finisce in una ‘dimostrazione razionale’. Per credere è necessaria la persona intera, l’esigenza del cuore, l’apertura della mente e il trasporto del proprio bisogno umano. Gesù pasquale invade la scena del mondo con la concretezza della sua presenza che riempie di pesci la barca della vita, ma viene riconosciuto solo da chi anela a Lui.