Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Combattiamo ogni giorno

Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia (Gv 15, 2)

Schegge di vangelo 13_05_2020

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». (Gv 15, 1-8)

Con l’idolatria poniamo una creatura al posto che dovrebbe competere, nel cuore umano, a Dio. Per metterci in guardia da questo pericolo Gesù ci paragona ai tralci della vite da cui pendono i grappoli. Come i tralci non radicati nella vite non portano frutto ma sono destinati a seccare e ad essere bruciati, lo stesso accade anche noi quando cediamo all’illusione di scegliere da soli ciò che è bene e ciò che è male, credendoci come Dio, diventando invece causa dei castighi per noi stessi e il nostro prossimo. Combattiamo ogni giorno la dolce tentazione di scegliere secondo i nostri gusti piuttosto che secondo la volontà del Signore.