Non esistono vite "futili". Ce lo dice anche il Re Lear
Il Re Lear è una gemma attualissima, dalle mille sfaccettature. Parla di ingratitudine, tradimento e fedeltà, del dolore assurdo dell’innocente, di persecuzione e martirio, di inconsolabile disperazione. Quando tutto sembra buio, si scopre che Dio c'è e che si manifesta nella figlia buona di Lear e nel figlio buono del conte di Gloucester. A ricordarci che la vita è sempre un miracolo e sempre degna di essere vissuta.
Amore e Psiche, ovvero: l'anima innamorata dell'eterno
La celebre favola di Apuleio nasconde un profondo significato allegorico: come Lucio, anche Psiche è stata mossa da un’insana curiositas. Solo dopo un cammino difficile, costituito da prove che la portano alla purificazione, l’anima arriva a congiungersi con la divinità.
L'integrazione? Passa per un click
Una mostra fotografica a Milano testimonia un originale percorso di inclusione per gli immigrati, invitati a scoprire la città che li ospita attraverso la fotografia. Una iniziativa del progetto "Finestra d'amicizia" di Fondazione Monserrate
La cupola della Pentecoste, conferma della promessa di Gesù
Tra le cinque cupole che caratterizzano la basilica veneziana di San Marco c'è quella detta "della Pentecoste". Lo Spirito Santo ci appare sotto forma di colomba, assisa su un trono regale, e i cui raggi si irradiano realizzando la promessa che Nostro Signore aveva fatto agli apostoli prima di ascendere al Cielo. Fondata su un "per sempre".
Non separare fede e ragione politica. Del Noce docet
Per il grande pensatore cattolico Augusto Del Noce, di cui quest'anno ricorre il 30° della morte, la fede cristiana ha un'esigenza di razionalità metafisica. Non è sufficiente che la fede entri in relazione con la ragione, bensì serve che la ragione non si stacchi dalla fede, pena il suo snaturamento e la caduta nell'ateismo. L'errore del progressismo cattolico è proprio quello di pensare che la ragione politica possa fare a meno della fede.
Tienanmen: il regime nega la storia e rivendica il massacro
In Cina, il 4 giugno non esiste. Nei motori di ricerca della Internet cinese, filtrata dal regime, non c'è alcun evento storico avvenuto in quella data. E Tienanmen è solo la grande piazza centrale di Pechino. Per tutto il resto del mondo, oggi, 4 giugno, è il 30mo anniversario del massacro di Piazza Tienanmen. Ecco cosa avvenne allora.
Quando l’asino era simbolo di conoscenza… del male
Nel suo Metamorphoseon, l’unico romanzo antico latino giunto fino a noi in forma integrale, Apuleio descrive la trasformazione di un uomo in asino in modo grottesco-caricaturale. Nell’antichità, a partire almeno da Platone, l’asino era simbolo non tanto di ignoranza, come nella cultura attuale, bensì del male e di istinti bassi, animaleschi, libidinosi.
In un gioco di sguardi il mistero della Visitazione
Nella chiesa dei Santi Michele e Francesco, a Carmignano, si può ammirare un dipinto di Pontormo, al secolo Jacopo Carucci, raffigurante la Visitazione. Il primo piano è occupato da Maria ed Elisabetta. Colpiscono i loro sguardi che rivelano la certezza del compimento di quanto Dio aveva, a ciascuna, predetto e il conseguente totale abbandono alla Volontà che le ha, entrambe, prescelte.
Magnificat, non è rivoluzione politica, ma identità
Molti interpretano il cantico del Magnificat come una sorta di inno di liberazione a livello sociale, ma dimenticano che prima di questo viene detto “di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono”. Non un inno alla rivoluzione politica, ma al rafforzamento della propria identità religiosa.
Gli eroi della resistenza antisovietica nei Paesi dell'Est
Un libro delle edizioni Settimo Sigillo racconta la resistenza antisovietica nei Paesi dell'Est.
Apuleio, il fascino dell'uomo e l'ombra della magia
E' prendendo spunto anche da Apuleio che Sant’Agostino attacca le frodi dei maghi, esaltate dai pagani come superiori ai miracoli di Gesù, e difende il cristianesimo che ha demistificato l’inganno di certe dottrine e arti.
Il tempo "curvo" della terza età, nei personaggi di Magris
Cinque storie, di cinque personaggi anziani, raccontate nell'ultimo libro del triestino Claudio Magris: Tempo curvo a Krems. Tempo "curvo" perché il passato (ricordi emozionanti e indefiniti) pare sostituire la nebbia del futuro. Un tema fondamentale in cui gli over 60 sorpassano numericamente gli under 30. E in cui il giovanilismo non è una soluzione.