"I giornalisti sono di sinistra". Vero
La condanna dei media è unanime: i cittadini di Gorino sono "razzisti". Poco importa che siano elettori di centro-sinistra e che abbiano reagito così per i metodi adottati dal prefetto. Ma allora vuol dire che i giornalisti son tutti di sinistra? Sì. E uno studio lo dimostra. Ed è l'ideologizzazione la causa prima della crisi di fiducia di cui soffrono i media.
Un Papa troppo "verticale" per il conformismo
Per capire la serie The young Pope, diretta dal premio Oscar, Sorrentino, bisogna uscire dai moralismi mainstream e dalla dialettica progressista/conservatore. Il dramma di Papa XIII è rimproverare al mondo di aver dimenticato Dio. Solo che lo fa con armi improprie, politicamente scorrette.
Fo, il conformista che non comprese neppure Giussani
Un giudizio dimenticato sul giullare ai tempi della morte di Giussani fa riemergere il conformismo tremendamente culturale di un uomo che da fascista a comunista seppe sempre cavalcare l'onda del momento. Lo accusò di non essere stato uomo di dialogo, dimostrando di non capire nulla della grande esperienza di cui parlava.
I 47 ronin e la leggenda del samurai buono
Esce il fumetto che ripercorre la storia-leggenda dei 47 ronin che nel Giappone del '700 vollero vendicare il loro signore umiliato. Una vicenda di onori e vendette che gettano una luce poco romantica su una terra dove numerosi cristiani sono stati uccisi per il timore che incrinassero il potere.
Una filosofia per ripristinare il rapporto fra fede e ragione
Filosofia per tutti (Fede&Cultura) di Stefano Fontana è una storia della filosofia che mostra come si sia allontanata, gradualmente, dalla realtà. La filosofia sarebbe facile e comprensibile anche ai bambini, "se riusciamo a non fasciarci la testa di tante complicazioni di nostra invenzione"
Sartre e Camus, senza un senso la vita è assurda
Il muro del filosofo esistenzialista marxista J.P. Sartre e La peste di A. Camus presentano tutto il dramma di uomini prigionieri di una vita senza l'orizzonte dell'eternità. Anche la reinterpretazione del mito di Sisifo, che Camus vuole felice della sua fatica, non regge alla prova della realtà.
Il dramma ignorato delle suore violentate
In Italia il film franco-polacco Agnus Dei sul dramma delle suore violentate in Polonia dai sovietici e rimaste incinte. La storia (vera), tuttavia, è molto peggiore e non ha alcun lieto fine. In quel convento la soldataglia sovietica violentò per quaranta volte di fila le venticinque suore più giovani: venti morirono.
Senza il Mistero, la realtà diventa un carcere
Se l'uomo di oggi tenta di evadere la realtà, con metodi esotici o virtuali, è perché la vive come un carcere. Fin dalla fine dell'Ottocento, il dilagare della cultura atea ha tolto profondità alla realtà, spingendo grandi artisti come Pirandello, Van Gogh e Munch a rappresentare la più completa angoscia esistenziale.
Apre il santuario di Monte Nebo, sulle orme di Mosé
Dove Mosè gettò il suo ultimo sguardo sulla Terra Promessa, prima di terminare il suo pellegrinaggio terreno: il Monte Nebo, in Giordania. Finora ospitava un memoriale, con i resti archeologici dell'antica basilica bizantina. Ora è tornato ad essere luogo di culto, un santuario per ospitare i pellegrini in Terra Santa.
S. Maria in Silvis, chiesa-fortezza voluta dai longobardi
L’abbazia di Santa Maria in Silvis è una delle otto chiese giubilari della diocesi di Concordia-Pordenone. A tre nobili fratelli longobardi si deve, nel 735, la posa della prima pietra. Il manufatto più prezioso è, senz’altro, l’urna di Sant’Anastasia. Fra i suoi affreschi, una delle più belle rappresentazioni trecentesche della morte.
Dario Fo, le sue opere sono armi di propaganda
Grande mattatore del palcoscenico, ma autore mediocre, Dario Fo deve tutta la sua fama al suo attivismo politico nell'estrema sinistra. Non c'è una sola sua opera che tenga, se si toglie il suo connotato propagandistico. Il Mistero Buffo, che oggi è applaudito anche da critici cattolici, non è comprensibile se non come opera anticlericale.
Fo, narratore rivoluzionario, ma troppo ideologico
La morte dell'artista vista da un uomo di teatro: grande inventore e grande attore del teatro di narrazione. Ma uomo fortemente ideologico che faceva battaglie politiche appoggiando la logica di sistema che esaltava la solitudine dell'io. Resterà la sua maestria nell'intrappolare lo spettatore nel gioco scenico, che però non si è espresso appieno perché trascinato da un carro all'altro del potere culturale dominante.