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Cina

Demolita un’altra chiesa cattolica in Cina nella provincia di Shandong

Ancora una volta in Cina  motivi urbanistici giustificano la decisione delle autorità di un distretto di distruggere una chiesa cattolica lasciando una comunità senza un luogo di culto

 

Il 13 agosto in Cina, a Qianwang, nella provincia di Shandong, è stata demolita la chiesa di una comunità cattolica ufficiale. In pieno giorno un centinaio di persone hanno distrutto tutto: gran parte dei muri, altare, statue, banchi, arredi. Il giorno successivo due sacerdoti, una suora e decine di membri della comunità cittadina hanno protestato davanti alla sede del governo distrettuale di Licheng. “Ridatemi la mia chiesa, ridatemi il mio cuore” si leggeva su un cartello e, su uno striscione, “Condanniamo la demolizione della chiesa e chiediamo alle autorità una spiegazione ragionevole”. Padre Wang Junbao, parroco della chiesa distrutta, in seguito ha potuto parlare con le autorità che – riferisce l’agenzia di stampa AsiaNews – gli hanno promesso di adibire uno spazio per la costruzione una nuova chiesa, avvisando però che questo richiederà molto tempo. È dal 2014 che il governo di Licheng intendeva liberarsi della chiesa per far spazio a un parco e a nuove residenze. All’epoca la diocesi si era rassegnata alla decisione governativa in cambio dell’assicurazione che prima della demolizione alla parrocchia sarebbe stato assegnato un terreno. Solo un mese prima, nella stessa provincia, alla periferia della capitale Jinan, la stessa sorte è toccata alla chiesa della comunità ufficiale di Liangwnag, registrata fin dal 2006. In quel caso l’abbattimento è stato deciso sostenendo che l’edificio impediva la realizzazione di un quartiere e la costruzione di una stazione ferroviaria.