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Il suo discorso

Draghi scontenta i gay

Il sito Gay.it bacchetta Mario Draghi perché nel suo discorso programmatico al Senato non ha mai citato il Ddl Zan. Avversione o questione marginale ma che troverà prima o poi una soluzione?

Gender Watch 18_02_2021

Il sito Gay.it bacchetta Mario Draghi perché nel suo discorso programmatico al Senato non ha mai citato il Ddl Zan. Il portale così commenta la colpevole omertà del premier: «37124 caratteri, 5508 parole, quasi un’ora di discorso. Mario Draghi si è così presentato al Senato, questa mattina [ossia ieri], per la prima volta da presidente del consiglio. […] Draghi ha trovato tempo e modo di citare anche Papa Francesco, ma in quelle 5508 parole la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, già approvata alla Camera e attesa al voto proprio al Senato, non ha avuto spazio.

Non una parola su 5508. Non una parola in un’ora di discorso. Non una parola sull’omofobia, sul tema dei diritti LGBT. Eppure Draghi ha parlato di tutto. […] Se il buongiorno si vede dal mattino, l’alba di questo nuovo Governo e di questo nuovo premier sorge senza alcun arcobaleno ad illuminarlo».

Ora viene da chiedersi se Draghi ha omesso di citare il Ddl Zan perché è contrario – difficile crederlo – oppure perché – ben più probabile – in tempo di emergenza sanitaria ed economica il Ddl Zan appare questione bagatellare.