Riscoprire Paolo VI su Fatima
In occasione dei 50 anni delle apparizioni Paolo VI ribadì quello che era stato il messaggio dato a Fatima dalla Madonna: preghiera e penitenza, questo avrebbe salvato il mondo dalle tragedie e dalle catastrofi, e avrebbe portato i cuori alla conversione. L’evento di Fatima ha ancora tutto il suo valore. Il suo messaggio essenziale è che la nostra vita può cambiare.
Quale Madonna di Fatima?
«Quale Maria?», chiedeva venerdì sera papa Francesco a Fatima. È una domanda che si pone anche per la sua interpretazione del messaggio ai pastorelli, visto che nelle sue parole non hanno trovato spazio la visione dell'Inferno, la penitenza, la riparazione dei peccati, le conseguenze storiche del peccato. Tutte cose che fanno parte della realtà di Fatima e che dovrebbero provocare la nostra libertà.
Dobbiamo ripensare l'Europa per salvarla
Finita la festa per la Francia, si ricomincia a parlare dei problemi seri. Parigi registra un deficit troppo alto da dieci anni e Berlino invita il neo presidente Macron a porvi rimedio. Ma quanto è sostenibile ancora il modello tedesco, per la Francia, l'Italia e gli altri paesi che non riescono a stare al passo? Si impone una nuova riflessione su quale Europa vogliamo.
Cappato, la doppia lettura del Gip
Il Gip del caso Cappato ha deciso di non archiviare, ma di sentire in udienza il Radicale e il pm per il caso dell'istigazione al suicidio di dj Fabo: e dopo o costringere al rinvio a giudizio o archiviare. Una posizione dalla doppia lettura, che strizza l'occhio sia ai pro life che ai Radicali. Come se il giudice volesse dire a entrambe le parti: «...Mettetevi nei miei panni...».
La balena che suicida i nostri figli
Inquietante ed aberrante, demoniaca, irrazionale, spaventosa. La nuova moda social della balena azzurra sta mietendo vittime tra i giovani. L'ultima, una 13enne in Spagna. Un suicidio di massa alimentato dai social che ci mostra quanto abisso infernale si celi nel vuoto in cui abbiamo lasciato i nostri figli ai quali non proponiamo più sfide impegnative abbandonandoli ad una ordalia che li spinge a togliersi la vita.
Perché mai dovremmo applaudire Obama?
Una visita in pompa magna. E’ arrivato a Milano il presidente degli Stati Uniti. Non Donald Trump, che da gennaio lo è già diventato, ma il suo predecessore che, a giudicare dall’accoglienza, per gli italiani lo è ancora. Sarebbe invece il momento buono per capire cosa ci abbia lasciato in eredità: nulla di buono, da queste parti.
Macron, il vecchio rivestito di nuovo
Emmanuel Macron usa l'Inno alla Gioia (inno prima massonico e poi europeo) per il suo ingresso in scena al Louvre, con una coreografia preparata nei minimi dettagli. Ex ministro del fallimentare governo socialista, è stato rivestito di nuovo dagli stessi sponsor delusi da Hollande e presentato come salvatore. Ma la sua è la vecchia visione laicista del mondo e della storia.
- MACRON, SPERANZA O PAURA?, di Ettore Gotti Tedeschi
Unioni gay flop: tutto come previsto
In otto mesi appena 2.800 unioni civili, e quasi tutte nei primi mesi. È la conferma di ciò che gli stessi attivisti gay avevano detto. Ai gay non interessa tanto sposarsi quanto avere il diritto di sposarsi. È un passo finalizzato a riconoscere l'omosessualità come bene giuridico, la certificazione istituzionale che essere omosessuali sia un bene.
Giovani e tecnologia, Ecco perché preferire la realtà
È evidente a tutti come la rivoluzione digitale nei mezzi di comunicazione stia cambiando profondamente il rapporto di tante persone con la realtà, ma soprattutto stia trasformando lo sguardo dei giovani sul mondo. Come rispondere? Lo suggerisce un test fatto con dei ragazzi di scuola media...
Le complicità e i "regali" agli scafisti
Quali che siano i buoni motivi di chi ha sollevato il polverone migranti-Ong, esso finisce per distrarre l’opinione pubblica dal nocciolo della faccenda, ossia dalla complicità obiettiva grazie alla quale l’ultimo anello della lunga catena intercontinentale del traffico di migranti irregolari viene regalato dall’Italia non alle vittime bensì ai criminali che lo gestiscono.
Perché poveri e perseguitati hanno una fede integrale
Pakistan, Perù, Cina. Tre esempi in cui i cristiani vivono nella precarietà, ma dove la comunità è fortemente radicata nella tradizione della Chiesa: sono coscienti che tutto è dono di Dio, che la vita è attesa di Cristo e che si è al mondo per una missione. E' solo così che i fedeli diventano martiri e che la Chiesa può crescere attirando gli uomini. Un monito per tutto l'Occidente che, cercando di salvarsi facendo spesso l'occhiolino al potere, è in crisi di fede.
Quanto sono clericali questi politici cattocomunisti
Di fronte alle reiterate accuse del Santo Padre che ha paragonato alcuni centri per i migranti a dei campi di concentramento, da statisti cattolici ci si aspetterebbe una presa di posizione chiara a difesa delle competenze dello Stato. O questa denuncia è vera e allora bisogna agire per mettere fine a questa situazione oppure non lo è e allora bisogna respingerla con fermezza.