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Esteri


Hillary Clinton, la candidata della (in)stabilità
ELEZIONI USA

Hillary Clinton, la candidata della (in)stabilità

C’è motivo di pensare che Donald J. Trump sia un’incognita sul futuro dell’America? Sicuramente sì e tutti i giornali ne parlano. Ma non si può guardare alla Clinton come alla candidata della continuità e della stabilità. E ci sono almeno sette ragioni per pensarlo. Vediamo quali sono, da Occupy Wall Street alla Corte Suprema.


Aleppo e Mosul, ipotesi di fuga dell'Isis
SIRIA E IRAQ

Aleppo e Mosul, ipotesi di fuga dell'Isis

Fuga di leader jihadisti dell'Isis e delle loro famiglie da Aleppo e da Mosul, per riorganizzarsi a Raqqa. Lo affermano fonti e media locali. E il sospetto è che la fuga sia concordata, con la Coalizione, con la Turchia e con la Russia. Nel caos siriano e iracheno ogni ipotesi è ormai lecita. E questa, visti i precedenti, è particolarmente verosimile, specie se si considerano le ambiguità della politica di Erdogan.


Ragazze di Chibok, dopo la libertà inizierà l'ostracismo
NIGERIA

Ragazze di Chibok, dopo la libertà inizierà l'ostracismo

Esteri 22_10_2016 Anna Bono

Delle 255 studentesse rapite dai terroristi Boko Haram a Chibok, in Nigeria, 57 erano fuggite la notte stessa. Altre 21 sono state rilasciate dal gruppo jihadista la scorsa settimana, per motivi tuttora ignoti. Ora sono state accolte trionfalmente dalle massime cariche dello Stato. Ma la società potrebbe ostracizzarle in futuro.


Fra Trump e la Clinton ha vinto Wallace, il moderatore
ELEZIONI USA

Fra Trump e la Clinton ha vinto Wallace, il moderatore

Stavolta, a moderare il terzo e ultimo confronto diretto fra i due candidati presidenziali americani, c'era Chris Wallace di Fox News. Nelle sue domande sui principi fondamentali, ha fatto emergere il meglio della "Right Nation" conservatrice. Ma Trump non ha sfruttato l'assist. E la Clinton ha mostrato la sua "perfidia".


Padre Waheed Tooma: paure e speranza per Mosul
IRAQ

Padre Waheed Tooma: paure e speranza per Mosul

I profughi cristiani a Erbil festeggiano l'avanzata dell'esercito iracheno su Mosul. Ma temono un dopoguerra disastroso. Temono di non poter tornare nelle loro case, di essere ancora attaccati dagli jihadisti e una nuova guerra settaria fra sunniti e sciiti. E soprattutto che la Turchia si prenda un pezzo di Iraq. Padre Waheed Tooma spiega alla Nuova BQ le angosce dei cristiani iracheni.

LA BATTAGLIA DI MOSUL di G. Gaiani


Le mille insidie della battaglia di Mosul
IRAQ

Le mille insidie della battaglia di Mosul

Esteri 20_10_2016

L'offensiva irachena su Mosul, partita con slancio, sta già rallentando al suo terzo giorno. Non solo per l'accanita resistenza opposta dai jihadisti dell'Isis, ma anche a causa delle divisioni interne al fronte anti-Isis. Dove curdi, sciiti e regolari sunniti sono alleati, ma tutt'altro che amici. E i raid aerei della Coalizione non aiutano.


La lettera pro-life di Donald Trump ignorata dai media
ELEZIONI USA

La lettera pro-life di Donald Trump ignorata dai media

Esteri 20_10_2016

"Consentitemi di essere chiaro. Io sono per il diritto alla vita. Ho questa posizione pur ammettendo eccezioni in casi di stupro, incesto o quando è a rischio la vita della madre". Così Donald J. Trump scriveva sin dall'inizio della sua campagna elettorale, sul quotidiano Washington Examiner. Parole a dir poco ignorate dal resto della stampa.


Etiopia, Burundi: sovranità non fa rima con libertà
CONTINENTE NERO

Etiopia, Burundi: sovranità non fa rima con libertà

Esteri 19_10_2016 Anna Bono

L'Etiopia e il Burundi stanno reprimendo vaste proteste al loro interno. E nel farlo affermano la loro sovranità nazionale contro ogni protesta internazionale. Gli anti-colonialisti hanno sempre attribuito l'arretratezza e la repressione degli Stati africani al "neo-colonialismo". Adesso non hanno nulla da dichiarare.


Liberare Mosul
Il voto Usa
incombe
COINCIDENZE

Liberare Mosul Il voto Usa incombe

Esteri 18_10_2016

Annunciata da settimane a suon di tweet e dichiarazioni roboanti, via alla campagna per la liberazione di Mosul. 30mila uomini contro i 10mila del Califfato per un'offensiva che poteva partire molto tempo fa. Ma si avvicina l'8 novembre e per Obama sarebbe stato imbarazzante arrivarci senza aver iniziato l'offensiva. Però i punti di domanda restano: che sarà dei cristiani nel guazzabuglio dell'Irak di oggi?


Montenegro al voto, brogli e censura social
VITTORIA DI MISURA AL PRESIDENTE USCENTE

Montenegro al voto, brogli e censura social

Esteri 18_10_2016

Il Primo Ministro uscente Milo Djukanovic, al potere ininterrottamente dal 1991 ottiene solamente la maggioranza relativa dei seggi. Ora dovrà cercare un accordo con i partiti minori socialdemocratici. Ma incombe la potenziale crisi in vista dello sganciamento da Mosca per l'approdo nella Nato. 


Militari italiani in Lettonia, la Russia si sente provocata
CRISI DEL BALTICO

Militari italiani in Lettonia, la Russia si sente provocata

Esteri 16_10_2016

Una compagnia di alpini italiani andrà in Lettonia, nell'ambito della Nato, per coprire il fianco orientale dell'Alleanza. La Russia reagisce male, considerando questi rinforzi come un chiaro segnale politico di ostilità. Ma perché l'Italia partecipa? Per ottenere aiuto sul Mediterraneo. E' un buon affare?

I BALTICI SONO PREOCCUPATI E HANNO LE LORO RAGIONI di S. Magni


I baltici sono preoccupati e hanno le loro ragioni
CRISI DEL BALTICO

I baltici sono preoccupati e hanno le loro ragioni

Se i paesi baltici chiedono aiuto al resto della Nato, non lo fanno per "russofobia" o perché ricordano i terribili decenni dell'occupazione sovietica. Lo fanno perché sono concretamente minacciati dalla Russia. Il cyber-attacco all'Estonia del 2007 e i numerosissimi incidenti di frontiera lo dimostrano. Svezia e Finlandia, benché neutrali, sono sulla stessa barca.