Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Fedele da Sigmaringen a cura di Ermes Dovico

Esteri


Quale Turchia bussa alle porte dell'Europa
ERDOGAN

Quale Turchia bussa alle porte dell'Europa

L'Akp, il partito islamico del presidente Erdogan, vince le elezioni. Adesso ha un mandato popolare chiaro che potrà sfruttare per rilanciare il negoziato per l'accesso all'Ue. Ma la tensione nel paese è simile a quella di una guerra civile. E l'idea stessa della Turchia in Europa continua ad essere difficilmente concepibile, da tutti i punti di vista. Anche sul piano culturale, come sottolineava Benedetto XVI, potrebbe essere una perdita per entrambe le parti.


Sud Sudan, sempre peggio. Si arriva
al cannibalismo
CONTINENTE NERO

Sud Sudan, sempre peggio. Si arriva al cannibalismo

Esteri 02_11_2015 Anna Bono

Il 9 luglio 2011, il Sud Sudan dichiarava l'indipendenza dopo 20 anni di resistenza armata e un tentativo di genocidio del regime di Khartoum. Ricco di risorse petrolifere, assistito, libero, il Sud Sudan prometteva bene. Ma nel 2013 è scoppiata la guerra civile fra le etnie Dinka e Nuer. Ed è iniziata la discesa agli inferi.


Repubblicani uniti contro aborto e Planned Parenthood
ELEZIONI USA

Repubblicani uniti contro aborto e Planned Parenthood

Nella politica americana è quasi completamente assente la disciplina di partito. Lo si vede, benissimo, nel dibattito pre-primarie del Partito Repubblicano i cui candidati fanno di tutto per smarcarsi. Tra tutti c'è però un solo tema su cui candidati repubblicani convergono: la sacralità della vita e la lotta all’aborto.


Turchia al voto, fra censura e terrorismo
ERDOGAN

Turchia al voto, fra censura e terrorismo

Tensione e terrore nelle elezioni generali in Turchia. La previsione è quella di una nuova vittoria degli islamici di Erdogan, ma anche il partito curdo Hdp potrebbe entrare in parlamento e rovinargli la maggioranza. Fra terrorismo, delitti, guerriglia con i curdi, censura dei media e milioni di profughi in movimento verso l'Europa, ecco come la Turchia si è preparata al voto.


Ucraina, un voto locale per tornare alla normalità
ELEZIONI

Ucraina, un voto locale per tornare alla normalità

Il 25 ottobre si è votato per il rinnovo delle amministrazioni locali in Ucraina, anche se i media internazionali quasi hanno ignorato l’evento. Si tratta di elezioni “solo” locali, ma la guerra in Ucraina è soprattutto una lotta per il controllo di regioni. Dunque sono fondamentali per comprendere il futuro del conflitto.


Scacco russo agli Usa anche in Iraq
BAGHDAD

Scacco russo agli Usa anche in Iraq

Esteri 28_10_2015

Il parlamento di Baghdad ha votato per siglare un'intesa militare con la Russia in funzione anti-Isis. Di fatto, il voto iracheno, la richiesta di Baghdad di raid russi sul suo spazio aereo, è un modo per mandare a casa la Coalizione, di cui fa parte anche il nostro Paese. Una Coalizione che, per 14 mesi, non ha impedito la continua espansione del Califfato.


Polonia e Ungheria,
le destre più odiate d'Europa
EST

Polonia e Ungheria, le destre più odiate d'Europa

Aspettiamoci dal coro unanime dei media una campagna di demonizzazione del prossimo governo conservatore polacco, così come abbiamo assistito al linciaggio di quello ungherese. Ma perché i polacchi hanno votato i conservatori cattolici del Pis? Per motivi simili a quelli che rendono popolare la destra in Ungheria. E non sono tutte ragioni da bollare come "xenofobia".


Lascia Wall Street per assistere i condannati a morte
LA STORIA DI DALE RECINELLA

Lascia Wall Street per assistere i condannati a morte

Esteri 27_10_2015

Da avvocato di Wall Street a cappellano laico dei condannati a morte. È la storia di Dale Recinella: aiutava già i malati di Aids con un tale entusiasmo che la Chiesa cattolica della Florida decise di passarlo “di grado” affidando a lui condannati a morte e a sua moglie Susan i familiari dei detenuti da giustiziare.


Terroristi o emigranti: l'incubo dei giovani africani
JIHADISMO

Terroristi o emigranti: l'incubo dei giovani africani

Esteri 26_10_2015 Anna Bono

A fine agosto 2015 la Nigeria ha annunciato che Boko Haram stava inviando centinaia di militanti in Libia e Siria per rafforzare le basi dell’Isis di quel Paese. Non solo, migliaia di giovani si arruolano nelle fila dei gruppi terroristi allettati da false promesse di successo economico. Jihadismo o emigrazione: non c'è scampo.


Le bombe Usa fanno il solletico all'Isis. Le russe? Chissà
RIVELAZIONI

Le bombe Usa fanno il solletico all'Isis. Le russe? Chissà

Esteri 24_10_2015

La guerra aerea allo Stato Islamico è del tutto inutile. Lo sostiene un’analisi dell’autorevole centro studi britannico Ihs Jane’s valutando i dati registrati negli ultimi 15 mesi, da quando cioè hanno preso il via le operazioni aeree della Coalizione guidata dagli Stati Uniti in Iraq e Siria. 


Hillary Clinton, alle radici della guerra in Libia
BENGASI

Hillary Clinton, alle radici della guerra in Libia

Hillary Clinton è stata convocata per una nuova deposizione di fronte al Congresso, per l'uccisione dell'ambasciatore americano in Libia l'11 settembre 2012. Ma per comprendere meglio quel che successe occorre risalire al peccato originale: all'intervento americano in Libia del 2011, fortemente voluto dalla Clinton.


Esercito pan-africano,
un miraggio che
ci costa miliardi
ASF

Esercito pan-africano, un miraggio che ci costa miliardi

Esteri 22_10_2015 Anna Bono

L'Unione Africana, dal 2001, vuole dotarsi di una propria forza militare, da impiegare in missioni di peacekeeping e interventi umanitari in situazioni di crisi. Intento nobile, ma a carico dei contribuenti europei: oltre 1,1 miliardi già spesi o previsti. E l'esercito pan-africano non esiste ancora.