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L'ANTIDOTO

I borbonici tra i sudisti

Andarono Oltreoceano per combattere nella Guerra
di Secessione con il beneplacito del nuovo governo italiano che aveva il problema di dove collocare
i prigionieri, ma si adirarono perché il battaglione
in cui erano inquadrati si chiamava Garibaldi.

L'antidoto 27_08_2011

 

Lo sapevate che molti prigionieri borbonici se ne andarono negli Stati Uniti d'America e combatterono nella Guerra di Secessione nelle armate sudiste? Mi è stato segnalato un sito internet in cui l’autore Emanuele Cassani parla del suo libro Italiani nella guerra civile americana (Prospettiva editrice). Infatti, molti furono gli italiani che si arruolarono per partecipare alla Guerra di Secessione. Nei due campi. Per il Nord si era formata una "Italian Legion", più le "Garibaldi Guards".
Nel sito, arricchito da contributi, PierLuigi Rossi riassume la storia di quelli che militarono sotto le bandiere del Sud. La maggior parte erano ex borbonici, partiti col benestare del nuovo governo italiano. Il quale, infatti, aveva il problema di dove mettere i prigionieri dopo la Conquista del Sud italico (fu accarezzata perfino l’idea, lo ricordo, di deportarli in Patagonia). Uno dei battaglioni in cui i Confederati li arruolarono portava il nome di Garibaldi (il quale, come è noto, era un mito in America, e lo stesso Lincoln gli aveva offerto uno dei comandi, che l’Eroe rifiutò perché il comando lo voleva totale). Ovviamente gli ex borbonici protestarono e il nome fu cambiato. Pare che si siano comportati molto egregiamente. Anche in questa guerra, italiani si affrontarono in opposti fronti. Ma il pensiero mi corre a quegli sfortunati del Sud, sconfitti due volte, prima nel loro e poi in quello altrui. Poveri compaesani calabresi, siciliani, campani, pugliesi, lucani costretti ad andare a morire in America (i primi di una spaventosa serie) per colpa di un Risorgimento che sfasciò un regno prospero e ordinato per farlo diventare, nei centocinquant’anni seguenti, il Problema italiano.