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ANTIDOTI

Le suore verdi

Ispirate al miracolo delle Tre Fontane, svolgono la catechesi attraverso l'arte.

Cultura 11_02_2012
Cristo - Il compimento
Le Missionarie della Divina Rivelazione, suore vestite di verde e fondate da Madre Prisca, morta nel 1998, fanno a Roma la catechesi spiegando le opere d’arte cristiane. La Prisca aveva a lungo seguito Bruno Cornacchiola, il veggente delle Tre Fontane. Cornacchiola era un protestante avventista, reduce della guerra di Spagna. Era così violentemente anticlericale che aveva addirittura deciso di pugnalare il Papa.

Il 12 aprile 1947, mentre i suoi tre bambini giocavano presso una grotta nella località romana delle Tre Fontane, lui stava scrivendo il discorso che avrebbe dovuto tenere ai suoi correligionari l’indomani. Una concione contro la Madonna. Invece in quella grotta gli apparve proprio la Vergine, vestita di verde. Si presentò come Vergine della Rivelazione e lo invitò a convertirsi. La fondatrice delle Suore Verdi si è ispirata a quel fatto prodigioso. Le suore, approvate nel 2001, sono state invitate dal cardinale Ruini a spiegare ai fedeli le opere d’arte religiosa di San Giovanni in Laterano. Il vicario di San Pietro, cardinale Comastri, ha loro chiesto di redigere una guida di arte e fede per la basilica. Il testo, completato, è già stato tradotto in dieci lingue e le suore guidano i visitatori spiegando il catechismo tramite le immagini artistiche. Così nei musei vaticani, nella Cappella Sistina e altrove.

L’iniziativa, che sta riscuotendo un successo sempre maggiore, ha attirato la curiosità di Salvatore Cernuzio dell’agenzia Zenit, che il 26 gennaio 2012 ha intervistato la superiora, madre Rebecca Nazzaro. Quest’ultima ha illustrato il carisma delle Suore Verdi e la loro attività di «Catechesi con arte» aperta a tutti. In particolare stanno cercando di diffondere il loro programma nelle scuole. Dice però madre Nazzaro: «Ogni anno, infatti, vengono organizzate delle “uscite” con i ragazzi: il problema è che li portano alle moschee, alle sinagoghe; quando invece le insegnanti cattoliche propongono la visita a San Pietro non vengono neanche prese in considerazione». Com’è noto, la scuola statale insegna il più piatto “politicamente corretto” in voga, che, del resto, è sempre la prima a recepire.

Nelle Introduzioni alle varie programmazioni didattiche, magniloquenti quanto vacue (chi scrive ne ha fatto esperienza), non manca mai il riferimento allo «spirito critico» che si dice di voler suscitare negli studenti, ma la verità è esattamente opposta: la scuola italiana è strutturata in modo da spegnere e soffocare quel poco di spirito critico di cui ognuno di noi nasce dotato. Essa è diventata la copia sputata del film musicale «The Wall» dei Pink Floid. La vita imita l’arte, appunto.