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VIDEO SHOCK DI BRIAN SIMS

Lei prega contro l’aborto. E il dem Usa la molesta per 8 minuti

Il politico democratico Brian Sims, attivista Lgbt e pro aborto eletto al parlamento della Pennsylvania, si scaglia verbalmente per 8 minuti contro una donna che stava pregando all’esterno di una clinica della Planned Parenthood, insultando la fede cristiana e definendo più volte “disgustoso” il gesto di preghiera di colei che chiama “vecchia signora bianca”. Non pago, pubblica il video su Twitter, mettendo la signora alla gogna pubblica.

Vita e bioetica 08_05_2019

Se non fossimo nel maggio 2019 e non avessimo contezza della progressiva scomparsa del senso comune dalle nostre società, avremmo potuto pensare a uno scherzo di Carnevale. Una singolare candid camera, insomma, magari un tantino eccessiva. E invece no. Nel rovesciamento di princìpi a cui assistiamo oggi, può capitare di vedere un avvocato di 40 anni, dal 2012 rappresentante alla Camera della Pennsylvania per il Partito democratico, scagliarsi verbalmente per 8 minuti contro una donna che stava pregando, per fermare l’aborto, all’esterno di una clinica della Planned Parenthood, chiamandola «vecchia signora bianca» e definendo «disgustoso» il suo semplice gesto di preghiera, nonché «un attacco al senso comune». Cose che nemmeno i più grandi autori di romanzi distopici avrebbero potuto immaginare… Per l’appunto, il mondo alla rovescia.

A rendere ancora più raccapricciante la vicenda è il fatto che Brian Sims, questo il nome dell’esponente democratico, abbia filmato il tutto con il suo telefonino pubblicando il video delle sue ‘gesta’ su Twitter. Sims, già al suo secondo mandato, è il primo politico dichiaratamente gay a essere stato eletto al parlamento della Pennsylvania. Nel 2010, la National Lgbt Bar Association, un’associazione statunitense che riunisce i giuristi attivi nel promuovere la causa arcobaleno, lo aveva selezionato tra i migliori 40 legali Lgbt sotto i 40 anni. Sims è pure stato presidente dell’Equality Pennsylvania, un’organizzazione anch’essa orientata a favorire il radicamento dei “nuovi diritti” gay, che alla fine del 2011 dichiarò il suo appoggio per la rielezione di Barack Obama. Il signor Sims non è quindi una meteora nell’establishment democratico americano, bensì rappresenta un mondo - quello del politicamente corretto - che unisce omosessualismo militante e cultura dell’aborto.

Nel video Sims schernisce, molesta e urla ripetutamente contro l’anonima signora, che incassa via via ogni offesa continuando a camminare su e giù lungo il marciapiede. «Chi avrebbe mai pensato che una vecchia signora bianca sarebbe stata di fronte a una [clinica di] Planned Parenthood dicendo alle persone che cos’è giusto per i loro corpi?», si domanda il politico mentre la donna prosegue a sgranare il suo rosario. Per almeno 18 volte, secondo il conteggio di Life Site News, Sims si rivolge alla signora gridandole «vergogna», «vergognoso», «vergognati», dicendole inoltre che il fatto che la Costituzione le dia il diritto di protestare «non significa che tu abbia il diritto morale di stare qui fuori».

Il rappresentante democratico continua sfoggiando il repertorio del moderno liberal, che accusa, gratuitamente, di razzismo chi non la pensa come lui e si erge a difensore dei neri, pur se di loro non gliene importa nulla. «È bianca come me, abbiamo molto da chiedere scusa per questa donna», dice Sims: «Quello che stai facendo è estremamente razzista», le urla perché «dici alle persone di colore che cosa fare con la loro pianificazione familiare», termine che per il radicalismo chic comprende tanto la contraccezione quanto l’aborto.

E qui val la pena una piccola nota storica. All’origine della Planned Parenthood ci sono le idee eugenetiche di Margaret Sanger, che i neri li aveva in odio: molte cliniche del colosso abortista sono sorte non per nulla vicino ai quartieri poveri o abitati da afroamericani. Fatto che è risaputo da tempo ed è stato esplicitamente denunciato di recente da una serie di leader afroamericani, che hanno parlato di «genocidio» riguardo alle politiche di controllo delle nascite messe in atto dalla Planned Parenthood: le cose stanno dunque in maniera opposta a come le presenta il democratico pro aborto. Il razzista sarà lui, non certo una signora che prega perché dei bambini, neri o bianchi che siano, vengano salvati. Suonano perciò oltremodo grottesche frasi come «per favore date 5 dollari alla Planned Parenthood» e «loro meritano il vostro sostegno finanziario», che Sims pronuncia mentre gira il video, invitando i suoi seguaci a visitare il sito della multinazionale per fare una donazione.

L’avvocato Lgbt, nell’offendere la signora, denigra continuamente la fede cristiana, con i soliti argomenti di chi la fede e la sua sorgente, Gesù crocifisso e risorto, non vuole conoscerle: «Non c’è nessuna fede che ti dice che tu hai ragione e tutti gli altri si sbagliano. Non c’è nessuna fede che ti dica che è tuo compito stare qui e far vergognare le persone per qualcosa che hanno diritto di fare». Cioè il “diritto” di sopprimere un bambino, un dogma morale per Sims. «Andiamo a protestare davanti a casa sua e diciamole cosa è giusto per il suo corpo», afferma ancora il politico dem, chiedendo ai suoi compagni di ideologia di procurare il nome e l’indirizzo della donna, con evidente istigazione contro di lei. Le sue urla continuano anche mentre la signora, dopo essere stata quasi colpita in faccia dallo smarthpone del molestatore, prende in mano il proprio telefonino per chiamare la polizia.

Lo spettacolino di Sims va avanti qualche altro minuto, per poi proseguire sui social network, con la pubblicazione del video su Twitter il 2 maggio, allo scopo di mettere la signora alla gogna. Tre giorni più tardi il video viene rilanciato e definito «vergognoso» dal gruppo pro life Live Action, a cui Sims risponde così: «Fatevi sotto, bulli della Bibbia! Voi siete intolleranti, sessisti e misogini e io vedo proprio attraverso la vostra falsa morale e i vostri valori infranti». La giovane Lila Rose, fondatrice di Live Action, gli ha risposto a sua volta con queste parole: «La tua rabbia è diretta verso il posto sbagliato, Brian Sims. Sii arrabbiato con l’aborto e gli abortisti, che ingannano donne e ragazze, che traggono profitto dalle paure e dal dolore, che distruggono violentemente le vite dei bambini. Questa è la grande ingiustizia della nostra nazione e la donna che hai molestato prega per la sua fine». Al momento il video postato da Sims ha più di un milione di visualizzazioni e oltre 1.700 'cuoricini' di sostegno. C’è davvero qualcosa che non va.