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Campagne

«Meglio morir di voglia che far morire nonna»

La pagina FB di CondividiLove lancia una campagna tesa a dissuadere le persone gay a rimanere a casa per evitare il contagio e non incontrare nessuno. Una campagna che rivela un tratto caratteristico del mondo gay: il nomadismo sessuale.

Gender Watch 21_03_2020

La pagina FB di CondividiLove lancia una campagna tesa a dissuadere le persone gay a rimanere a casa per evitare il contagio e non incontrare nessuno. Gli slogan usati sono: «Meglio morire di voglia che far morire nonna», «La terapia è dura. La terapia intensiva di più», «Se cerchi ora rischi di trovare il virus», «Non passare a trovarmi. Non ti apro».

La campagna è così illustrata: «Ve lo diciamo così, senza pudore, così magari vi entra anche in testa. L’astinenza in quarantena è dura per tutti. Ma proprio perché continua ad alzarsi, il numero dei casi, noi dobbiamo cercare di starcene fermi a casa nostra, con le mani in mano. Cioè, le mani le possiamo muovere, basta non toccarsi gli occhi, la bocca e il naso. Un po’ più giù va bene. L'importante è che #restiamoacasa, evitando incontri. Solo così possiamo venirne fuori. Davvero, senza doppi sensi: questa è l’unica cosa che possiamo fare tutti insieme. #fottiamoilcoronavirus».

Bene l’invito a rimanere a casa, però questa campagna conferma che un tratto caratteristico del mondo gay è il nomadismo sessuale. Insomma la componente erotica è fondamentale negli ambienti gay (vedasi tra l’altro l’allusione all’autoerotismo). Una campagna simile non sarebbe mai stata lanciata da nessuna realtà non omosessuale.

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