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Islamismo

Omicidio Samuel Paty. Arrestati anche quattro studenti

Salgono a 11 le persone arrestate per l’omicidio del professor Paty. Chiusa una moschea e sotto controllo 51 centri islamici. Chieste misure concrete contro il cyber-islamismo

Sono stati arrestati quattro studenti della scuola in cui insegnava Samuel Paty, il docente di storia decapitato in Francia, a Conflans-Sainte-Honorine, il 16 ottobre come punizione per aver mostrato delle vignette satiriche su Maometto durante una lezione sulla libertà di espressione. Sono sospettati di aver fornito all’assassino, Abdullakh Anzarov, che non conosceva il professore, indicazioni per riconoscerlo e ucciderlo. L’agenzia di stampa AsiaNews riferisce di voci secondo le quali i quattro ragazzi sarebbero stati pagati per le informazioni fornite. Salgono così a 11 le persone arrestate: tra queste, quattro parenti dell’assassino, il padre di una studentessa della scuola che sarebbe responsabile di aver dato inizio alla campagna d’odio contro il professore, e un noto islamista radicale salafita, Abdelhakim Sefrioui, autore della “fatwa” che lo ha condannato a morte. Il ministro francese dell’interno, Gerard Darmanin, ha chiesto al prefetto di Seine-Saint Denus di chiudere la moschea di Pantin, che si trova vicino alla scuola, perché sulla sua pagina FB è stato pubblicato un video in cui si denunciava l’insegnante e si chiedeva che qualcuno lo “intimidisse” precisando l’indirizzo della scuola. Il ministro ha ordinato inoltre che 51 centri islamici siano messi sotto controllo per verificare se sono “diffusori di odio” e “nemici della Repubblica”. Il 20 ottobre si è svolta una riunione tra governo e rappresentanti dei social network – Google, Facebook, Instagram, Twitter, TikTok e Snapchat – per definire misure concrete di intervento contro il “cyber-islamismo”. Hocine Drouiche, vice presidente della Conferenza degli imam di Francia ha rivolto un appello ai “musulmani di buona volontà” affinché si ribellino ai loro attuali rappresentanti. Drouiche chiede nuove elezioni del Consiglio francese del culto musulmano, ritenuto non rappresentativo della popolazione musulmana in Francia; l’eliminazione degli hadith (racconti di ciò che Maometto “l’infallibile” ha detto e ha fatto nel corso della vita, che concorrono a definire la shari’a), un convegno nazionale dei musulmani per tracciare insegnamento e teologia compatibile con la modernità repubblicana.