Le mani dell'Ue sul nostro Parlamento
Con la riforma l’espressione “ordinamento comunitario” è sostituita da “ordinamento dell’Ue”: è la stessa cosa? Il rischio che si configura è di considerare come vincolante ogni atto dell’Unione facendo leva sul ritornello “l’Europa ce lo chiede”.
-UN PARLAMENTO PIU' FRAGILE di Aldo Ciappi*
Un Parlamento più fragile alle insidie delle lobby
L'Italicum rende il Parlamento “ratificatore” delle leggi imposte dal Governo. Un Governo che risponda sempre meno al Parlamento e sempre più a interessi e politiche di lobbismo di vario tipo - neo-malthusiana ed lgbt - porrebbe ben poco argine e freno all’invasione delle norme provenienti dalle istituzioni Ue.
La Consulta stoppa il centralismo
La riforma Madia della P.A. è stata bocciata dalla Corte costituzionale, la quale ha sancito che lo Stato non può entrare in ambiti riservati all’autonomia regionale. E' una svolta che il governo non si aspettava perché la centralizzazione è il “marchio di fabbrica” non solo della riforma costituzionale ma anche di ogni altro provvedimento-chiave del governo.
Tutti i Vip scendono in campo per il referendum
E’ un costume tipicamente italiano quello di subordinare le scelte elettorali al punto di vista di soggetti in prima linea, che spesso però non hanno alcun titolo per pontificare su temi assai tecnici come quelli messi in votazione il 4 dicembre. Da Benigni alla Mannoia, tutti a dire la loro sulla riforma costituzionale.
"Renzi, ci ricorderemo". Le famiglie non dimenticano
In poco più di sei mesi i vertici del Comitato famiglie per il No, diretta espressione della realtà del Family day, hanno incontrato centinaia di migliaia di famiglie. Il tour si è concluso a Verona. Massimo Gandolfini ha illustrato tutte le ragioni del No: non una vendetta, ma l'opposizione a un disegno politico che mira alla disgregazione della famiglia.
Sono pochi i rifugiati nella massa degli immigrati
Dopo la chiusura delle rotte spagnole e balcaniche, l'Italia è praticamente l'unico paese di approdo dell'immigrazione del Mediterraneo. Su quasi 160mila persone sbarcate, solo 4mila hanno chiesto e ottenuto l'asilo politico. L'emergenza, dunque, non è affatto creata dai rifugiati, che sono pochissimi. Ma dalla massa degli immigrati irregolari.
L'illusione politica della semplificazione legislativa
Uno dei cavalli di battaglia della campagna del SI è la "semplificazione" legislativa. Ma a parte il fatto che l'Italia non ha bisogno di moltiplicare ulteriormente le sue leggi, è la semplificazione stessa a risultare illusoria.
IL LINGUAGGIO OSCURO DELLA RIFORMA di Giuseppe Pergola
Il linguaggio oscuro della riforma del Senato
Tutto si può dire dell'attuale Costituzione italiana, men che non sia chiara. La riforma è invece scritta con un linguaggio molto più tecnico, molti cambiamenti importanti sono lasciati (volutamente?) all'oscuro e descritti in termini vaghi. Parrebbe più il testo della conversione di un decreto legge, invece che una legge suprema.
I veri problemi La Francia ha capito, noi No
Il progetto politico neo-liberale di Fillon ha molti punti di contatto con Trump. Segno di una vitalità del centrodestra transalpino che in Italia si stenta a vedere. Nessuno dei nostri problemi giunge mai al centro del dibattito. Colpa anche del pifferaio Renzi. Ma la vittoria del No sarebbe una presa di coscienza delle urgenze da risolvere.
-AFFLUENZA E FAIRPLAY di Ruben Razzante
Affluenza e fair play, la lezione francese
Oltre 4,3 milioni di cittadini per le primarie del centrodestra francese; Sarkozy che accetta la sconfitta e si "inchina" all'ex delfino Juppè. Quante lezioni per il centrodestra italiano, diviso e lacerato dove le sconfitte sono fatali non per i leader, ma per i loro delfini. E' tempo di voltare pagina: i leader politici non possono più essere scelti ad Arcore.
Gli ordini professionali e il rischio del liberismo
Le corporazioni, oggi gli ordini professionali, sono state la bestia nera del liberalismo di matrice illuminista: la loro struttura comunitaria, tesa a garantire professionalità e rispetto della morale connessa all’esercizio di uno specifico lavoro intellettuale, contrasta con il dogma che è il mercato l’arbitro esclusivo del prezzo di una prestazione. E questro sarà a rischio col Referendum.
Il Web trasforma la par condicio in una legge inutile
Agcom si spacca sull'applicazione della par condicio nella campagna referendaria. Ormai soprattutto le nuove generazioni navigano assiduamente in Rete e non sono più influenzabili attraverso giornali e mezzi radiotelevisivi. Chi crede di controllare il consenso irreggimentando questi ultimi, va incontro ad amare sorprese.