Salvini e Meloni, gli “sfascisti” del centrodestra
La candidatura di Giorgia Meloni, in contrapposizione a quella di Guido Bertolaso, toglie definitivamente al centrodestra ogni chance di arrivare al ballottaggio a Roma. Sintomo di tutte le fragilità di una coalizione che dovrebbe lavorare per un’alternativa a Renzi e che invece finisce per consolidarne la supremazia.
Quando il Pci di Berlinguer prelevava al bancomat Urss
Sulla base dei verbali finora inediti delle riunioni della direzione, Ugo Finetti con Botteghe oscure. Il Pci di Berlinguer & Napolitano, i mutamenti della politica del Pci e nel gruppo dirigente seguendo le vite parallele di Enrico Berlinguer e di Giorgio Napolitano. E i finanziamenti al partito provenienti dall’Urss.
Maternità della Meloni e pensiero unico femminista
Il candidato sindaco per Roma Guido Bertolaso si esprime sulla concorrente Giorgia Meloni in dolce attesa: "Non vedo perché qualcuno dovrebbe costringerla a fare una campagna elettorale feroce" proprio mentre allatta. E si son levate le grida del femminismo a destra e a manca.
Nel Pd rivolano gli stracci. Ora tocca a Bersani attaccare
La minoranza dem ha avviato l’offensiva che dovrebbe portare, nelle sue intenzioni, a disarcionare Renzi dalla segreteria del partito e dalla guida di Palazzo Chigi. L’impresa è ambiziosa e per realizzarla ci vogliono dei tempi tecnici. Soprattutto, però, bisogna sfruttare le occasioni offerte dal calendario.
I 300 del Popolo della Famiglia. Adinolfi mostra le carte
Circa 300 sono i posti del Centro convegni del Palazzetto delle Carte Geografiche e 300 sono gli spartani di re Leonida evocati da Mario Adinolfi alla convention costituente del Popolo della Famiglia. Anche per “sgombrare il campo da ogni riflessione circa la convenienza di questo impegno politico”.
Perché Renzi non vuole più andare in Libia
Dopo aver parlato a lungo di un "ruolo di leadership" in una missione militare in Libia, il governo italiano fa marcia indietro e si dice contrario. Conta la mancata richiesta di intervento da parte di un governo libico di unità nazionale. Ma conta ancora di più la debolezza della posizione italiana, dimostrata anche dalla drammatica vicenda dei nostri ostaggi uccisi a Tripoli.
Omicidio stradale, una legge controproducente
Viene firmata oggi dal premier Matteo Renzi la nuova legge che introduce il “reato di omicidio stradale”. E’ stata approvata dal Senato in via definitiva il 2 marzo scorso, votata da un’ampia maggioranza bipartisan. A prima vista è una norma dettata dal buon senso. Ma nasconde dei risvolti molto pericolosi, un vero “arretramento verso forme di imbarbarimento del diritto penale”.
Caro Renzi ti scrivo. L’Europa chiede riforme subito
Sorveglianza rafforzata. É la nuova condizione dell’Italia rispetto all’Ue. La Commissione europea ha inviato una lettera a Palazzo Chigi per lanciare l'allarme sul rischio di scostamento dagli obiettivi di medio termine. I tecnici di Bruxelles, quindi, invitano il nostro Paese a fare nuove riforme strutturali.
Le primarie? Ormai sono diventate secondarie
Nelle primarie Pd in alcune grandi e medie città, a vincere, com’era prevedibile, sono stati i candidati sostenuti dalla segreteria e quindi Renzi può esultare. Ma si tratta di un successo a metà. Le elezioni hanno messo in evidenza una serie di contraddizioni che hanno tolto credibilità a queste consultazioni.
L'acqua santa no: Cgil manda il sindaco a farsi benedire
Cgil contro il sindaco di Bologna per le benedizioni pasquali nella sede distaccata del Comune. «Indebita ingerenza!», addirittura «una forma di malcostume!», hanno ululato. Qualcuno dovrà spiegar loro che è finito il tempo in cui Bologna era la Mosca d’Italia, perché la capitale russa è adesso San Pietroburgo.
Renzi si aggiudica i candidati sindaci, i Dem scalpitano
Alti tassi di affluenza nelle primarie del Pd, ovunque tranne che a Roma, per la selezione dei candidati sindaci. Vincono tutti i candidati renziani: Giachetti a Roma, la Valente a Napoli, Cosolini a Trieste. I dem (sinistra Pd), però, non soffrono in silenzio e potrebbero presentare liste separate, soprattutto a Roma.
Giubileo a rischio jihad. Infiltrati tra i profughi
«L’Italia appare sempre più esposta al rischio di attacchi terroristici». Lo dice la Relazione annuale elaborata dai servizi di sicurezza e consegnata la scorsa settimana alle Camere. Nella valutazione degli organismi d’intelligence si legge come il nostro Paese sia «target potenzialmente privilegiato sotto un profilo politico e simbolico/religioso, anche in relazione alla congiuntura del Giubileo straordinario»