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La risposta dell’on. Basso

Proposta di legge sull’utero in affitto

Presentata in parlamento una proposta di legge per legittimare la pratica dell’utero in affittto.  Basso, eurodeputata della Lega: la proposta «ha l’obiettivo di rendere legale lo scambio di esseri umani».

Gender Watch 19_04_2021

Gli onorevoli Guia Termini, Doriana Sarli, Riccardo Magi, Nicola Fratoianni ed Elisa Siragusa hanno presentato una proposta di legge per legalizzare l’utero in affitto, da loro chiamato furbescamente «gravidanza solidale». La proposta nasce dal lavoro dell’associazione Coscioni e Certi Diritti. L’utero in affitto è pratica a cui ricorrono spesso anche le coppie omosessuali maschili.

Riportiamo il commento dell’on. Alessandra Basso, eurodeputata della Lega: «Prendo atto del fatto che sia stata depositata in Parlamento una proposta di legge per la legalizzazione dell’utero in affitto. Chi l’ha elaborata ha avuto cura di dare un nome amorevole a questa pratica aberrante, chiamandola ‘gravidanza solidale’. In effetti ‘reificazione di esseri umani’ suonava male.

Mi duole constatare come, nonostante sia da un anno che ci troviamo in una difficilissima crisi economica, sociale e sanitaria, con diverse categorie produttive che sono allo stremo e milioni di nuovi poveri che necessitano di essere aiutati, ci sia ancora chi ha come priorità proposte di legge come la legalizzazione dell’utero in affitto - in alcuni casi comodato d’uso gratuito, per i più precisi - o il ddl Zan. La priorità per l’Italia e per gli italiani, che vogliono tornare a vivere e lavorare, non può essere una proposta di legge divisiva e ideologica che ha l’obiettivo di rendere legale lo scambio di esseri umani, come fossero oggetti, e la reificazione della donna. Mi auguro che questa proposta, così come il ddl Zan, venga rimandata alla prossima legislatura. Lo scopo di questo governo e di questo Parlamento, infatti, prima di tornare a votare, deve essere solo ed esclusivamente l’uscita da questa crisi e il rilancio del nostro paese, per il bene di tutti».

E noi ci auguriamo che sia la proposta sull’utero in affitto sia il Ddl Zan non vengano discusse né in questa legislatura né nella prossima.