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CINA

Protestanti cinesi, ufficiali e non, nel mirino del Partito

Anche i protestanti sono perseguitati se non aderiscono alla Chiesa delle Tre Autonomie, organizzazione controllata dal Partito. Il pastore Zhao Huaiguo è stato arrestato perché la sua chiesa non vi aderisce. Ma anche le chiese riconosciute vengono abbattute dallo Stato, con ogni scusa possibile

Il pastore Zhao Huaiguo, arrestato in aprile

In Cina tutte le religioni sono perseguitate. Quella che è maggiormente colpita, attualmente, è l’islam, nella regione autonoma uigura dello Xinjiang (circa 1 milione di uiguri musulmani sono nei campi di concentramento). I cristiani cattolici subiscono persecuzioni se non si allineano all’Associazione Patriottica, creata dal Partito Comunista per controllare la Chiesa. Meno nota al grande pubblico è la sorte riservata ai protestanti, che sono maggiormente frammentati in una molteplicità di chiese, molto spesso “domestiche” (segrete e non riconosciute). Anche i protestanti sono perseguitati se non aderiscono alla Chiesa delle Tre Autonomie, equivalente dell’Associazione Patriottica.

Un caso molto recente di persecuzione dei protestanti riguarda il pastore Zhao Huaiguo, della chiesa di Bethel. È stato arrestato con l’accusa generica di “Istigazione alla sovversione contro lo Stato”. L’arresto è avvenuto il 2 aprile, due settimane dopo la polizia è entrata di nuovo nel suo appartamento a caccia di materiale incriminante. Nel 2019 la comunità di Bethel è stata dichiarata illegale perché ha rifiutato di aderire alle Tre Autonomie. La campagna è molto vasta, perché su circa 80 milioni di protestanti cinesi, solo un quarto ha aderito alle Tre Autonomie.

Ma anche le chiese protestanti che aderiscono alle Tre Autonomie non sono risparmiate dalla persecuzione di regime. L’ultimo caso noto è avvenuto il 4 marzo: una chiesa protestante riconosciuta dallo Stato, nei pressi di Shangqiu, nella provincia dello Henan, è stata demolita d’autorità. La chiesa è stata distrutta senza preavviso e tutte le sue proprietà sono state sepolte sotto le macerie. Sono stati picchiati duramente i fedeli che hanno provato ad opporsi (benché fossero disarmati e anziani) e la polizia ha minacciato anche di uccidere l’amministratore responsabile della chiesa. Stessa scena si è ripetuta anche il giorno di Pasqua con la chiesa protestante di Xinin, nella provincia del Qinghai. Motivo di tanta violenza di Stato? Semplice burocrazia: cambiano le regole e le chiese, prima legali, diventano “abusive”. Anche se lo scopo finale è sempre quello di sradicare la religione.