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FRANCO BATTAGLIA RISPONDE

Riscaldamento globale: perché vi dico che è una congettura

"sono stato informato dell’interpellanza del vostro Consigliere Comunale Stefano Caserini datata 14 maggio 2019, a proposito di un mio articolo, apparso sul blog del giornalista Nicola Porro..." Il professor Franco Battaglia risponde all'interpellanza del consigliere comunale di Lodi sul riscaldamento globale.

Creato 20_05_2019
Global warming

Gent.mo Signor Sindaco,

 

                                                   sono stato informato dell’interpellanza del vostro Consigliere Comunale Stefano Caserini datata 14 maggio 2019*, a proposito di un mio articolo, apparso sul blog del giornalista Nicola Porro. Il Caserini lamenta che l’Assessore alla cultura di Lodi abbia segnalato il suddetto articolo ai propri amici attraverso la propria pagina FB.

Intanto preciso subito che lo stesso articolo è stato pubblicato anche nel quotidiano Il Giornale e che altri articoli sullo stesso tema sono stati pubblicati sia sul blog suddetto che sul Giornale (l’ultimo è l’articolo proprio di oggi, domenica 19 maggio, pubblicato nella sezione Cultura del prestigioso quotidiano). Articoli tutti che i componenti il Consiglio Comunale potranno trovare d’interesse.

Ciò premesso, mi permetto di avanzare le seguenti osservazioni. Seguirò l’ordine dei punti dell’interpellanza.

0) Trovo curioso che nel vostro Comune un Assessore non possa segnalare ai propri amici quel che gli pare (articolo, libro, film, etc.) senza che il consigliere Caserini non abbia di che lamentarsi.

1) Il riscaldamento globale antropico (RGA), quando nacque, fu una legittima congettura. La circostanza è la regola nel percorso del metodo scientifico: ogni teoria scientifica consolidata nasce come congettura. Però, affinché una congettura sia promossa al rango di teoria scientifica consolidata, è necessario che non vi siano fatti che la smentiscono e, ahimè, v’è una moltitudine di fatti che smentiscono la congettura RGA, alcuni dei quali io elenco nell’articolo che Caserini non vorrebbe fosse letto da alcuno.

2) Caserini afferma che il mio articolo conterrebbe “stupidaggini”, dati sbagliati e tesi false. Ma non dice quali.

3) Caserini si addentra nel campo minato delle mie competenze: non sono climatologo, avrei produzione scientifica scarsa, etc. etc.. L’osservazione è divertente per tanti aspetti. Intanto, posto che nel mio articolo avevo anche sollevato perplessità sul recente fenomeno della piccola Greta e dei suoi Gretini seguaci, sarebbe interessante sapere che credito dà Caserini alla quindicenne, visto che non ritiene di darne a me. Poi, lo stesso Caserini non è climatologo. A dire il vero, Caserini, che si presenta spesso come professore universitario, non è né professore universitario e neanche ricercatore. Egli semplicemente non è nell’organico del Miur, e il fatto che ogni tanto il Politecnico di Milano gli conceda un contratto per tenere un corso, ciò non fa di lui un professore universitario. Egli dovrebbe rivedere il proprio CV pubblico, perché non è non è “Docente di…” ma “Professore a contratto di… per gli anni….». Ho il sospetto che si chiami millantato credito. La cosa non ha importanza, sia chiaro, ma visto che è lo stesso Caserini ad additare le fake-news, è bene essere consapevoli che siamo nella situazione in cui si trovò il bue quando dette del cornuto all’asino. Qui l’asino sarei io, perché non sono climatologo; ma, se per questo, non sono neanche astrologo o farmacologo, ma lo stesso mi arrogo il diritto di argomentare che dalla posizione degli astri non è possibile prevedere il futuro e che un preparato omeopatico non è un farmaco.

4) È bene essere consapevoli che il metodo scientifico impone che ciò che promuove una congettura a rango di teoria scientifica consolidata non è né il numero né la qualità di chi quella congettura promuove, ma, ripeto, i fatti. Ciò che dicono le Accademie scientifiche di tutto il mondo non ha alcun rilievo. O meglio: il metodo scientifico impone che è illegittimo addurre a “prova” della validità scientifica di una congettura la circostanza che essa è sostenuta dalla maggioranza, o anche dalla totalità degli scienziati o da tutti i premi Nobel. Ai tempi di Galileo la quasi totalità della comunità scientifica sosteneva la congettura della Terra ferma al centro dell’universo, e ai tempi di Einstein la totalità della comunità scientifica sosteneva l’assolutezza dello scandire del tempo. Quindi il punto 4) dell’interpellanza di Caserini è privo di valore. Ma è anche falso (altra fake news del Casarini). Si dà il caso che nel 2007 il fisico F. Seitz, presidente della National Academy of Sciences americana, fu promotore e primo firmatario di una petizione, poi firmata da migliaia di scienziati studiosi del clima, che denunciava l’inconsistenza della congettura RGA: http://www.petitionproject.org/ e http://www.petitionproject.org/seitz_letter.php . E v’è un organismo internazionale, NIPCC (http://www.sepp.org/index.cfm) del quale fanno parte studiosi del clima che hanno valutato la letteratura scientifica disponibile e sono pervenuti alla conclusione che “la Natura, non l’attività dell’Uomo, governa il clima”.  Ripeto, ciò è irrilevante, perché “consenso scientifico” è una locuzione che non ha posto nel metodo scientifico, ma in ogni caso è falso che vi sia consenso.

5) Ha fatto male il Consiglio Comunale di Lodi ad approvare una mozione ove si definirebbe il RGA “la più grande emergenza ambientale del secolo”. Probabilmente vi siete fidati delle “stupidaggini” (uso le stesse sue parole, anche se non mi si addice l’insulto) raccontate da Caserini, e ciò spiega la sua stizza verso l’Assessore alla Cultura che “osa” invitare i propri amici a leggere una versione delle cose diversa da quella raccontata dallo stesso Caserini. In realtà, il RGA è pura speculazione metafisica senza alcun riscontro con la realtà dei fatti.

6) L’accordo di Parigi è solo l’ennesimo accordo che i politici hanno preso, preceduto dal Protocollo di Kyoto e dal 20-20-20 della UE. Tutti accordi senza alcuna speranza di ottenere non dico il successo ma anche solo risultati incoraggianti. Per esempio, il Protocollo di Kyoto si proponeva di ridurre le emissioni al livello del 6% circa al di sotto delle emissioni del 1990, ma le emissioni non sono diminuite né del 6% e neanche dello 0.6%, ma sono aumentate del 60%. Vi sono ragioni tecniche perché ciò sia così, ma il buon Caserini evidentemente le ignora. In ogni caso, dagli accordi di Parigi (sottoscritti da politici) hanno già preso le distanze gli Stati Uniti d’America (che, con tutto il rispetto, non sono esattamente il Comune di Lodi).

7) Le istituzioni lodigiane devono essere orgogliose di avere un Assessore alla Cultura che, pur avendo in buona fede approvato la mozione di cui al punto 5), ha l’onestà intellettuale di segnalare ai propri amici la lettura di un articolo che contrasta con quanto egli stesso aveva approvato.

Quanto alle richieste che Caserini avanza nell’interpellanza, mi rendo disponibile per una mia conferenza sul tema, qualora l’Assessore volesse invitarmi. Probabilmente troverà l’opposizione dello stesso Caserini: egli si limita a seguire ogni mio intervento pubblico, avanzando sul suo blog o, come ore, in sede di Consiglio Comunale, critiche dirette alla mia persona ma senza fornire alcuna risposta nel merito delle mie obiezioni. Non posso chiudere senza notare l’accostamento che il Caserini fa tra me e no-vax e terrapiattisti: naturalmente io non sono né l’uno né l’altro, ma il metodo Caserini è questo: lo spargimento gratuito di fango.

Rinnovo quindi la mia disponibilità a venire a Lodi ad affrontare l’intero consiglio comunale, Caserini compreso. Chiedo solo rimborso delle spese di soggiorno, giacché vengo invitato in giro per l’Italia con frequenza di 2-3 volte al mese da cittadini che vogliono capire le cose senza farsi imbonire dai Gretini.

Cordiali saluti,

                                               Franco Battaglia

 

* Qui di seguito il testo dell'interpellanza:

sul rilancio da parte dell’Assessore alla Cultura del Comune di Lodi di tesi palesemente infondate che negano il cambiamento climatico e le responsabilità delle attività umane

VISTO

 che sulla pagina del social network Facebook dell’Assessore alla Cultura, regolarmente utilizzata dallo stesso per promuovere o commentare gli eventi culturali della città, in data 13/5/2019 è stato pubblicato un invito a leggere l’articolo “Il riscaldamento globale è una congettura. Lo dice la scienza”, già pubblicato sul blog del giornalista Nicola Porro.

CONSIDERATO CHE

 l’articolo mette in discussione l’esistenza stessa del problema del riscaldamento globale di origine antropica, che viene definito una “congettura” che sarebbe smentita dai fatti;
 detto articolo contiene palesi stupidaggini inerenti la scienza del clima e in generale il metodo scientifico, nonché dati sbagliati e tesi false, facilmente verificabili con un minimo di approfondimento della materia;
 l’autore di questa tesi è un docente universitario senza alcuna pubblicazione scientifica in campo climatico o anche solo ambientale, nonché con una produzione scientifica complessiva estremamente scarsa, e che in passato è stato autore di tante altre tesi infondate ed errori clamorosi sul tema del cambiamento climatico;
 le Accademie delle Scienze di tutto il mondo hanno riconosciuto l’esistenza delle responsabilità umane sui cambiamenti climatici, sulla base di decine di migliaia di studi, analisi e misurazioni che si accumulano ormai da più di 70 anni, controllati e accettati dagli scienziati esperti di questi temi;
 è necessario contrastare la disinformazione e la circolazione di “fake-news” su una questione di così grande rilevanza ambientale, politica e sociale, definita in una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Lodi “la più grande emergenza ambientale di questo secolo, con conseguenze anche per decine di generazioni future”;
 con l’Accordo di Parigi tutti le nazioni del mondo, Italia compresa, hanno sottoscritto impegni molti ambiziosi di limitazione dell’aumento delle temperature medie globali, proprio perché si ritiene conclamata l’esistenza del problema e la sua origine antropica;
 la propaganda di tesi infondate e risibili sulla questione climatica da parte dell’assessore alla Cultura della città di Lodi è un motivo di imbarazzo se non vergogna per chi ha cuore la credibilità delle istituzioni lodigiane.

SI CHIEDE

1. se l’Assessore ritenga che sia una “congettura” smentita dai fatti l’esistenza di un surriscaldamento globale dovuto alle attività umane;
2. se l‘Assessore non ritenga necessario informarsi o studiare i temi di rilevanza per la comunità al fine di evitare di diffondere disinformazione su una questione di grande importanza, e su cui il Consiglio comunale di Lodi ha impegnato la Giunta ad agire;
3. se l’Assessore ritenga corretto dare spazio e invitare a leggere anche gli articoli che sostengono che i vaccini provochino l’autismo o che la Terra sia piatta;
4. quali iniziative l’Assessore intenda promuovere per far crescere la consapevolezza sulla questione climatica, invece di diffondere tesi infondate o ridicole".