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VESCOVI IN CAMPO A SINISTRA

Sardine formato Avvenire all'assalto di Piazza San Pietro

La prima pagina di Avvenire segna la sconfortante discesa in campo dei vescovi a favore delle Sardine. Allora la piazza va bene purché non sia Family Day e Sentinelle in Piedi? Una chiara scelta di parte a Sinistra a braccetto con i centri sociali e i Saviano di turno. E ora aspettiamoci lo sbarco in Vaticano: il cardinal Turkson non aspettava altro che il via libera dell'episcopato italiano. 

Editoriali 16_12_2019

Avvenire che scende in campo per le Sardine è una notizia che non stupisce. Del resto, la prima pagina regalata ieri al movimento di Sinistra non è altro che il risultato di giorni passati a lisciare il pelo a Mattia Santori & co. Per mancanza di un’identità e per comodità, dato che Avvenire non sa fare politica, ma si intesta sempre quella degli altri.

E’ dall’8 dicembre scorso che il quotidiano dei vescovi segue con ansia il crescere di questa realtà che si vuole spacciare come naturale, quando invece è chiaro anche a un bambino che è pilotata e vezzeggiata da una Sinistra, che come Avvenire, non sa darsi identità salvo portare avanti l’ideologia delle poche cose certe: migrazionismo, i partigiani che cantano Bella Ciao, una spolveratina di ambiente. E odio, tanto odio verso Salvini. Messo in cartelli o anche solo evocato senza mai pronunciarne il nome. In questo, il quotidiano dei vescovi, Repubblica e le Sardine sono accomunati dallo stesso sentimento di avversione perché le Sardine non propongono un modello politico, ma solo un’avversione ad un altro modello.

Non stupisce dunque che la prima pagina di ieri di Avvenire fosse ancora più amica di quelle degli altri giornali: Sardine, obiettivo raggiunto.  Stesso titolo per il Corriere, ma almeno in via Solferino conoscono la differenza tra la marchetta e la cronaca e hanno anteposto alla frase le virgolette, in modo da far sì che fossero gli organizzatori a intestarsi la paternità di sostenere di aver raggiunto lo scopo, cioè l’occupazione di Piazza San Giovanni. Invece ad Avvenire ci sono andati giù proprio con l’entusiasmo di quelli che non avendo più nulla da perdere, hanno deciso di sposare tutto lo sposabile, purché significhi un po’ di senso per tirare avanti.

La cronaca poi, un entusiasmo da ragazzini: “Un mare di persone”, “Una manifestazione apartitica che manda forti segnali politici”. Con in piazza Nichi Vendola, Susanna Camusso, l’Anpi, Isabella Ferrari, Michele Santoro e Erri De Luca, sai che apartitismo…? E’ Sinistra. Al caviale, dura e pura, radical o salottiera, ma sempre Sinistra è. Sarà impegnata finché vuoi, politicamente corretta alla bisogna e comunque sempre dalla parte giusta, ma sempre e comunque di Sinistra si tratta.

Avvenire non fa altro che accodarsi e seguire il diktat di chi, nel mondo cattolico, ha già subito il fascino di questo movimento di cartone come di cartone è il simbolo che le porta in piazza. Con gli annessi e connessi di tutti i movimenti germinati dalla Sinistra, le contraddizioni e le spinte oggettivamente discutibili: il raduno nello stabile okkupato liberato dall'elemosieniere del Papa, la partecipazione di personaggi ambigui per la causa palestinese. Insomma: tutti i corollari della Sinistra che evidentemente stanno affascinando qualcuno in Piazza Carbonari. 

In pochi giorni, dall’esplosione in Piazza Grande a Bologna, passando per Modena, Reggio Emilia, Milano e le altre piazze, quanti preti e vescovi hanno subito il fascino sardinesco.

Dal cardinale, segretario di Stato Vaticano, Parolin (“Si mettano in luce le spinte positive”) all’onnipresente Nunzio Galantino, che non ha nascosto la sua simpatia. Passando per il cardinale Peter Turkson, presidente del dicastero dello Sviluppo Umano integrale: “Noi accompagniamo questo gruppo cercando sempre di andare incontro con il Vangelo e la Dottrina sociale della Chiesa. Ma è un movimento italiano. Aspettiamo prima una mossa della Conferenza episcopale italiana, solo dopo possiamo appoggiare e scendere in campo”. Dalla prima pagina di ieri di Avvenire sembra che il segnale sia stato dato. Ora, le vedremo in Vaticano a occupare San Pietro o qualche antro dalle parti di Borgo Pio, aspettiamocelo.

Senza dimenticare i Padre Bartolomeo Sorge, gli Zanotelli e i Don Sigurani e anche qualche gruppo organizzato, come testimonia lo spazio concesso da Avvenire all’associazione Papa Boys, palesemente spiaggiata come un cormorano "incatramato" sulle Sardine. Davvero non c’è che dire in quanto a tifo sperticato.

Quel tifo che Avvenire non ha mai manifestato per quei movimenti – anch’essi apartitici – che da parte cattolica hanno cercato di svegliare la politica portando il loro contributo di società civile. Non si ricordano entusiasmi vescovili per i due Family Day, anzi si ricorda una palese opposizione di sgambetti e poca visibilità concessa. Né per le manifestazioni della Manif pur tous e l’attività delle Sentinelle in Piedi (eppure, anche loro interrogavano la politica): non si ricordano di Avvenire campagne massicce per difenderle dagli attacchi, a volte il linciaggio, subito in questi anni.

Invece i vescovi stanno operando una precisa scelta di campo: si sono spostati armi e bagagli a Sinistra, condividendo goffamente istanze aliene al pensiero cattolico e alla tradizione del cattolicesimo italiano quando addirittura ostili. A braccetto con i centri sociali, i Saviano e la gauche degli intelló che arriva a fine mese comoda comoda. Una deriva scofortante.