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Africa

Smentita in Nigeria la distruzione della chiesa della Sacra famiglia

La notizia che dei banditi armati hanno attaccato un villaggio nel nord ovest del paese e che hanno dato fuoco alla sua chiesa cattolica, riducendola in macerie, è del tutto falsa.

 

 

Le fake news, le false notizie, possono provocare seri danni, soprattutto se diffuse espressamente per suscitare allarme, diffidenza, risentimento. Nei giorni scorsi si è diffusa in Nigeria la notizia che il 6 febbraio la chiesa cattolica della Sacra Famiglia di Kikwari, un villaggio dello stato settentrionale di Kaduna, era stata distrutta, insieme a due altri edifici, dalle fiamme appiccate da uomini armati che avevano attaccato il villaggio mettendone in fuga gli abitanti. L’attacco era stato confermato dal commissario statale per la sicurezza interna e gli affari interni Samuel Aruwan che ne aveva riferito al governatore El-Rufai. Quest’ultimo ha fatto pervenire alla popolazione un messaggio di solidarietà e di condanna dell’atto. Inoltre ha assicurato che l’Agenzia statale di gestione delle emergenze di Kaduna era stata incaricata di verificare con urgenza i danni e che era stato ordinato alle agenzie di sicurezza di intensificare i controlli nell’area. Il commissario Aruwan si era rivolto ai fedeli chiedendo loro “di rimanere saldi nella fede e devozione e di considerare l’assalto come un atto perpetrato da nemici della pace, dell’umanità e della diversità che non avranno successo ma saranno sconfitti dalla grazia di Dio”. Il 25 febbraio tuttavia è arrivata una totale smentita da parte di padre Bivang Thaddeus, responsabile dell’area pastorale di San Michele, afferente alla chiesa della Sacra Famiglia. Non solo la chiesa non è stata incendiata, ma tutte “le informazioni sono false – ha dichiarato – l’attacco non è mai avvenuto. Non è vero affatto”. A essere attaccati da banditi armati a bordo di motociclette sono stati due villaggi vicini a Kikwari: Kutemeshi, dove 19 persone sono state uccise e altre ferite, e Kujeni, dove si contano molti altri feriti. “In questo momento di forti tensioni etniche e religiose – ha commentato padre Tor Alumuku, Direttore delle comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Abuja, la capitale del paese – può capitare che vi siano persone che diffondono notizie false per accrescere ulteriormente le tensioni”.