Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Marco a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Una vita trasfigurata

Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Lc 9,28-36

Schegge di vangelo 06_08_2013

Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto. Lc 9,28-36

Qualche volta il Signore ci prende con sé e ci porta sul monte. Lo vediamo nello splendore di un’amicizia trasfigurata, nella pienezza di una compagnia realizzata, nella chiarezza di uno scopo dichiarato. Si svela nell’amore coniugale, nell’intensità della dedizione verginale, nella pienezza della carità. La mente si ritrova soddisfatta di ragioni e il cuore riempito di corrispondenza. Allora possiamo esclamare come Pietro: “E bello per noi essere qui”. E’ un dono straordinario quando Cristo ci prende con il corpo e con l'anima e ci fa stare con Lui, come è successo agli apostoli. Per grazia portiamo lungamente con noi la grata memoria di questi momenti, e ne siamo gratificati e confortati per tutto il tempo della vita, come è accaduto a Pietro, che ancora li ricorda tanti anni dopo. Conviene stare attaccati a questa memoria, senza buttarla dietro le spalle; è una memoria che rende possibile il cammino dei giorni difficili, riaccende la speranza dei giorni vuoti, e permette sempre nuovi inizi.