Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Fedele da Sigmaringen a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Vera e falsa umiltà

Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato (Lc 14, 11)

Schegge di vangelo 03_11_2018

Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cédigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato». (Lc 14, 1.7-11)

L'umiltà è una virtù poco praticata e ancor meno compresa, infatti spesso si scambia l'umiltà con la falsa umiltà di chi dice "non sono capace", "sono buono a nulla", ecc. in cerca di qualcuno che dica che non è vero e gli riconosca qualche merito. La vera umiltà invece è quella della Vergine Maria che dice "grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente". In tal modo Maria riconosce le grandi cose che avvengono in lei, non nascondendole, ma attribuendo il merito a Colui che veramente lo ha, cioè Dio onnipotente.