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Veronesi ne spara un'altra: il vero amore è solo gay

«L'amore tra due persone dello stesso è un amore più forte perché non è strumentale alla procreazione». Lo dice l'oncologo Umberto Veronesi che si dichiara pure favorevole a che le coppie gay possano adottare bambini. Ma non è l'unica "verità" che ci regala il celebre professore. Le altre sono ancora peggio.

Vita e bioetica 11_12_2014
Il professor Umberto Veronesi

L’oncologo Umberto Veronesi lo scorso 4 dicembre ha presentato alla libreria Feltrinelli di Milano il suo ultimo libro “Il mestiere di uomo”. Il discorso plana sulle relazioni omosessuali: «L'amore tra due persone dello stesso», dichiara Veronesi, «a mio parere è un amore più forte perché non è strumentale alla procreazione. Un uomo e una donna si amano ma l’obiettivo non è l’amore, amarsi, ma l’obiettivo è fare dei figli, in senso biologico. Mentre l’amore omosessuale è l’amore per l’amore, un amore che non ha interessi diciamo di tipo sessuale procreativo».

Naturalmente il famoso scienziato è favorevole al fatto che le persone omosessuali «abbiano un matrimonio, un contratto di protezione reciproca. Non è niente di più». Nessun problema poi per i bambini che dovessero crescere in seno ad una coppia omo: «è l’amore, l’attenzione per i figli che crea la buona genitorialità, non i geni. Infatti, le adozioni sono a volte straordinariamente efficaci e poi perché è inevitabile che sia così: il bambino cresce bene se si sente protetto dai genitori, istruito e guidato nel suo sviluppo e questo non ha niente a che vedere con la bisessualità o l’ omosessualità».

Tralasciamo per brevità questo secondo aspetto che riguarda l’educazione dei figli: studi alla mano, si parla di una montagna di studi, è certo che il bambino cresciuto in un ambiente omosessuale soffrirà di danni serissimi dal punto di vista psicologico. Ma Veronesi fa conto sul fatto che se una cosa la dice lui, lo scienziato per eccellenza nell’immaginario collettivo italiano, tutti la prenderanno per vera. Anche se l’oncologia sta all’omosessualità come l’Isis sta alla pace nel mondo (eccetto forse per il dato che il tumore all’ano nella popolazione omosessuale sta aumentando in modo vertiginoso).

Puntiamo la nostra attenzione invece sul fatto che l’omosessualità disegna un tipo di amore migliore di quello “etero”. Il tema non è nuovissimo sulle labbra di Veronesi. Nell’agosto del 2007, intervistato dal Riformista, disse che la specie umana si stava evolvendo verso un “modello unico”, la bisessualità che avrebbe soppiantato il binomio eterosessualità-omosessualità. L’atto sessuale esprimerà solo l’affetto tra le persone e non ci sarà più bisogno del rapporto sessuale uomo-donna per avere un figlio dato che ci saranno provette e tecniche di clonazione che regaleranno figli a tutti, persone omosessuali comprese. 

Insomma l’ “amore” omo o bisex è il futuro e ciò che viene dopo – come ogni scoperta scientifica – è di certo meglio di quello che c’era prima. Dunque, per Veronesi, l’attrazione omosessuale viene considerata più pura perché si disinteressa della procreazione. Il figlio non è termine essenziale dell’amore, non è fine, oltre a quello unitivo, del rapporto sessuale, bensì elemento accessorio. Il vero “amore” è quello narcisistico, ripiegato all’interno della coppia, asfittico. Coloro che mettono al mondo dei figli usano del sesso per scopi utilitaristici e sono schiavi della filiazione, servi della vita nascente, sono uomini e donne da monta. Liberiamoci dunque dei figli per essere più forti e autentici: con la contraccezione, l’aborto e ora anche con l’omosessualità. La sterilità è la migliore condizione per l’uomo nuovo. Se la purezza si ottiene liberandosi dell’ingombro della generazione, ciò significa che il figlio è un danno, una macchia che potrebbe sporcare l’immacolato “amore” sterile proprio delle persone omosessuali. 

L’elemento verginale ripudia la biologia e le sue leggi – è un Veronesi cataro che schifa il mondo perché inquinato dalla materia – e per paradosso fiorisce nei rapporti sodomitici, gli unici incontaminati dal virus della generazione.  Per il fondatore dell’Istituto Europeo di Oncologia il vero cancro da sconfiggere nella società è dunque l’eterosessualità, o meglio: la normalità.  Questo il Veronesi pensiero.

Ma forse, come se non bastasse, c’è dell’altro. L’oncologo Veronesi ci dice che l’"amore” omosex è come quello per tuo padre o tuo figlio. Anche questo è un amore non aperto alla procreazione eppure è amore. Vuoi vedere che l’ex ministro della Sanità ci sta dicendo che in fondo in fondo ognuno di noi è un omosessuale dato che ama il genitore e il figlio del suo stesso sesso? Vuoi vedere che l’omosessualità è il fondamento della famiglia naturale e noi non ci eravamo accorti di nulla?