Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


Nonnità surrogata = bambino oggetto
IL CASO

Nonnità surrogata = bambino oggetto

Il caso della donna americana 61enne che presta il proprio utero per dare un bambino al suo figlio gay è stato salutato dai media come un grande gesto di amore. Ma è l'esatto contrario perché è un gesto che impone una violenza tremenda nei confronti del bambino.


30 storie di sopravvissuti per denunciare l'inganno trans
IL NUOVO LIBRO DI WALT HEYER

30 storie di sopravvissuti per denunciare l'inganno trans

È fresco di pubblicazione Trans life survivors, l’ultimo libro di Walt Heyer, un uomo che per anni ha coltivato l’illusione di poter diventare donna, facendosi chiamare “Lara” e devastando il suo corpo con ormoni e chirurgia prima di riabbracciare la sua identità maschile. Il libro raccoglie le testimonianze di oltre 30 tra uomini e donne che, come Heyer, hanno vissuto sulla propria pelle l’inganno di poter “cambiare sesso”. Anche per loro le Sentinelle scendono in piazza oggi a Milano.


Hollywood ricatta la Georgia che vuole ridurre gli aborti
MORTE VS VITA

Hollywood ricatta la Georgia che vuole ridurre gli aborti

115 divi di Hollywood, tra cui Alec Baldwin, Sean Penn, Natalie Portman e Ben Stiller, hanno firmato una lettera minacciando il boicottaggio della Georgia nel caso dovesse passare una legge che accrescerebbe le protezioni verso i nascituri dal momento in cui è rilevabile il battito del cuore. Al delirio d'onnipotenza dei colleghi ha dato una bella risposta Ashley Bratcher, attrice di Unplanned.


Spagna, l'aborto fattore di denatalità
DEMOGRAFIA

Spagna, l'aborto fattore di denatalità

Gli aborti volontari costituiscono un terzo del deficit demografico spagnolo, mentre 4 aborti su 10 sono un mezzo per il controllo delle nascite. Sono i dati che emergeno da un rapporto dell'Instituto de Politica Familiar.


"Unplanned" sfida la censura e mostra l'orrore dell'aborto
IL FILM PRO-LIFE

"Unplanned" sfida la censura e mostra l'orrore dell'aborto

Si intitola Unplanned ed è la cosa peggiore del mondo: va in scena l'aborto. Il film è tratto dall'omonimo libro di una ex dirigente di una clinica di Planned Parenthood, convertitasi alla causa pro-vita dopo aver realizzato quel che stava facendo. La pellicola, pur subdolamente boicottata (anche da Twitter), è un successo di pubblico.


Chiama "maschio" un maschio: 55.000$ di multa
IN CANADA

Chiama "maschio" un maschio: 55.000$ di multa

Bill Whatcott, canadese di 52 anni e cristiano, è stato condannato a pagare una multa di 55.000 dollari per aver chiamato «maschio» un avvocato e attivista transessuale di nome Ronan Oger, che si sente donna. La sentenza di condanna lascia senza parole: vi si legge che «la ‘verità’ delle dichiarazioni» di Whatcott «non è una difesa»…


Mai lecito “cambiare” sesso: l’uomo è corpo e anima
TRIPTORELINA E DINTORNI

Mai lecito “cambiare” sesso: l’uomo è corpo e anima

Le persone con il disturbo della cosiddetta disforia di genere sperimentano una profonda sofferenza e hanno bisogno del nostro amore fraterno. In nessun modo si è loro di aiuto facendo sì che distruggano organi sani, né bloccandone la pubertà con farmaci come la triptorelina. La medicina deve rispettare la corporeità. E la Chiesa insegna che la persona è «corpore et anima unus» (Gaudium et spes), unione inscindibile di anima e corpo, che quindi è sempre illecito manipolare.


Ddl sui diritti del concepito: positivo, ma da migliorare
LA PROPOSTA DI GASPARRI&CO

Ddl sui diritti del concepito: positivo, ma da migliorare

Un ddl presentato da Gasparri, Quagliariello, Mallegni e Gallone propone di modificare l’articolo 1 del Codice civile affermando che «ogni essere umano ha la capacità giuridica fin dal momento del concepimento». Peccato che nel preambolo ci sia un richiamo all’applicazione della 194, che invece andrebbe abrogata. Il ddl è comunque un primo passo perché potrebbe creare un sano dibattito pro vita, specie in questi giorni di Congresso mondiale delle Famiglie.


Lastra y los otros testimonios en defensa de la vida
LA MARCHA ARGENTINA 2019

Lastra y los otros testimonios en defensa de la vida

No pedimos permiso ni a propios ni a ajenos. Somos testimonios de un movimiento en defensa de la vida y de la familia que ahora està llamado a restablecer un orden político según el derecho natural y cristiano. Como Rodríguez Lastra, ginecologo denunciado por haber salvado las dos vidas.


Abortiti, nuovi desaparecidos messi a morte dalle elite
LA MARCIA IN ARGENTINA

Abortiti, nuovi desaparecidos messi a morte dalle elite

Più di 2 milioni e mezzo di argentini hanno manifestato contro la legge per la depenalizzazione dell'aborto promossa  da organizzazioni finanziate dalle elite plutocratiche. Le stesse che il giorno dopo sono scese in strada per ricordare i desaparecidos. Ma ci sono i nuovi desaparecidos di cui non ci si accorge: sono i feti abortiti o fatti nascere anzitempo dai fanatici dell'aborto a tutti i costi.
-LE STORIE: A PROCESSO PER AVER RIFIUTATO UN ABORTO di Gèrman Masserdotti


Medico alla sbarra: "Ho detto no all'aborto, ma ho salvato 2 vite"
I TESTIMONI DELLA MARCHA ARGENTINA

Medico alla sbarra: "Ho detto no all'aborto, ma ho salvato 2 vite"

Un laicato cattolico responsabile e che non arretra di fronte al nemico. Le storie più commoventi alla Marcha per la vita in Argentina. Come quella di Leandro Rodríguez Lastra, ginecologo sotto processo per essersi rifiutato di praticare un aborto su una 19enne. Ora il bambino è sano ed è stato dato in adozione. (VERSION EN ESPAÑOL)


In marcia per la vita, c'è un laicato che non si spaventa
ARGENTINA

In marcia per la vita, c'è un laicato che non si spaventa

Mentre riprende il dibattito sull'approvazione dell'aborto, in Argentina oggi il popolo pro vida scende in strada per le marce per la vita. Le prime dopo lo stop del Senato al progetto di legge abortista di agosto. La crescita di un laicato cattolico che ha saputo alzare la voce opponendosi alla dittatura della morte. «Perché certi "diritti" si impongono quando viene meno la condanna sociale».