Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giorgio a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


Drogata e ribelle: «Ho detto sì alla vita e sono rinata»
ABORTO CANADA

Drogata e ribelle: «Ho detto sì alla vita e sono rinata»

Felicia Simard ha raccontato alla Marcia per la Vita canadese la gravidanza in circostanze tremende: «Ero alcolizzata, drogata, senzatetto, avevo un passato familiare di abusi di ogni tipo, ma accettare la vita e lo Spirito di Gesù mi ha donato una vita nuova».


Combattere l'aborto si può Trump indica la strada
VIA I FONDI A PLANNED PARENTHOOD

Combattere l'aborto si può Trump indica la strada

Trump passa dalle parole ai fatti e inizia a smantellare il sistema legislativo che da 40 anni finanzia occultamente il più grande abortificio degli Stati Uniti, Planned Parenthood. Con l'esclusione del PP dal Title X Family Planning Program verranno meno dai 50 ai 60 milioni di dollari. Buona parte dei finanziamenti arriveranno ancora dal programma federale Medicaid, ma il sasso è lanciato e non si tratta solo di un gesto simbolico: togliere denaro pubblico all'aborto significa togliergli l'ossigeno. 
LA CAMPAGNA "SONO UN BAMBINO". NUOVA BQ CON PROVITA di Marco Guerra
LA TESTIMONIANZA: HO DETTO SI ALLA VITA E TUTTO E' CAMBIATO di Benedetta Frigerio


"Sono un bambino", la Nuova BQ in campo con Pro Vita
LA CAMPAGNA

"Sono un bambino", la Nuova BQ in campo con Pro Vita

Pro Vita non si piega alla censura operata da alcune amministrazioni comunali e rilancia tramite la più massiccia campagna pro life che sia mai stata fatta in Italia. Da ieri, in oltre 100 province, sono in moto centinaia di camion-vela con manifesti in cui è riportata l’immagine di un bambino nel grembo materno. La Nuova BQ media partner dell'iniziativa. 


Referendum Irlanda, una preghiera dagli Usa
ABORTO

Referendum Irlanda, una preghiera dagli Usa

L'arcivescovo di Philadelphia Charles Chaput ha rivolto nei giorni scorsi una vibrante esortazione a pregare perché l'imminente voto referendario non introduca l'aborto in Irlanda tramite l'abrogazione dell'ottavo emendamento all'art. 40 della Costituzione.


La Marcia per vita cresce (nonostante il Potere)
L'EVENTO PRO LIFE

La Marcia per vita cresce (nonostante il Potere)

La marcia per la vita è in crescita senza l'appoggio del potere. Questo è il primo dato che va registrato riguardo all’VIII edizione dell’iniziativa che ricade nel quarantennale della 194. L’iniziativa arriva anche dopo poche settimane dal tragico epilogo della vicenda di Alfie Evans e dalla rimozione dei manifesti Pro Vita e CitizenGo. Presenti tutte le sigle del mondo pro life italiano. Tra gli esponenti di partito Meloni e Pillon.


Universitari per la vita: "Chiediamo la fine della 194"
INTERVISTA

Universitari per la vita: "Chiediamo la fine della 194"

La fondatrice Chiara Chiessi: «La partecipazione alla Marcia è una testimonianza per ricordare che tutti i nati dopo il '78 sono sopravvissuti alla 194. Scendiamo in piazza per testimoniare l’iniquità di quella legge. Il fatto di vedere che ci sono dei giovani che si spendono per questa causa e credono in qualcosa fa riflettere. Oltre a farci sentire e informare preghiamo, anche se fra noi c'è anche chi non è cattolico».


«Non è facile. Ma il manifesto racconta una bellezza»
SULL'ABORTO

«Non è facile. Ma il manifesto racconta una bellezza»

Vita e bioetica 17_05_2018

Pubblichiamo la lettera di una mamma in merito alla capagna di "CitizenGo" che mostra la verità sulla vita raffigurando il grembo di una donna con la scritta «L'Aborto è la prima causa di femminicidio nel mondo». Anche la "Marcia per la Vita" che si terrà domenica prossima ha scelto immagini che mostrano l'evidenza sulla verità della maternità. 


L'aborto è ormai un dogma, via quei manifesti
ROMA

L'aborto è ormai un dogma, via quei manifesti

In Italia l’aborto è divenuto un dogma, un tema rispetto al quale non è possibile aprire una riflessione con tanto di evidenze scientifiche né tanto meno poter esprime la propria contrarietà. Il caso dei manifesti di CitizenGo censurati dal Comune di Roma. 


In marcia per la vita e per i sei milioni di non nati
L'INTERVISTA

In marcia per la vita e per i sei milioni di non nati

Sabato torna la tradizionale Marcia per la vita che quest'anno ricorderà il funesto anniversario dell'approvazione della legge sull'aborto che ha causato in Italia già sei milioni di aborti. Un pensiero ad Alfie e uno all'eugenetica dei tempi moderni che prosegue sempre nuove forme di infanticidio. Intervista alla portavoce Coda Nunziante. 


"Miglior interesse" di una disabile, Modena come Liverpool
EUTANASIA

"Miglior interesse" di una disabile, Modena come Liverpool

Un giudice di Modena ha nominato tutore di una donna in stato di veglia aresponsiva il suo anziano padre, incaricato di ricostruire le volontà della figlia riguardo alle cure in simili circostanze. E la decisione dovrà essere presa "nel miglior interesse" della figlia. Che, grazie alla legge sulle Dat, potrebbe anche essere la morte.
FINIREMO COME LA GRAN BRETAGNAdi Benedetta Frigerio


Cosa ha permesso la morte di Alfie? Italia, non sei lontana
IN ITALIA E IN GRAN BRETAGNA

Cosa ha permesso la morte di Alfie? Italia, non sei lontana

Il governo italiano ha dato la cittadinanza ad Alfie Evans, per provare a sottrarlo alla legislazione inglese che ha messo a morte migliaia di disabili e anziani, ma l’anno scorso ha approvato la legge sulle Dat che normalizza l'omicidio per fame e per sete. Se non guardiamo veramente a quello che ha permesso la morte di Alfie, finiremo come la Gran Bretagna e vane saranno state le nostre proteste.


Pressing sulla Disney: "Dacci principesse abortiste"
CULTURA DELLA MORTE

Pressing sulla Disney: "Dacci principesse abortiste"

In marzo era scoppiata una bufera per un tweet di Planned Parenthood che chiedeva alla Disney di inserire nei prossimi film principesse "che hanno abortito". E anche gay, lesbiche, sindacaliste, immigrate clandestine e tutto il campionario progressista. Passata la bufera, resta la pressione sulla grande fabbrica di sogni americana.