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MARO'

Anche Girone si ammala, ma resterà in India

Dopo l'ictus di Massimiliano Latorre, anche l'altro marò italiano detenuto in India, Salvatore Girone, si ammala: ha contratto la febbre Dengue. Ma le sue condizioni non sono tali da giustificare un trasferimento in Italia. Inoltre, Roma, una volta ottenuta la sospensione del processo indiano, non pare più interessata a chiedere il rimpatrio.

Esteri 30_08_2015
Salvatore Girone

Dopo Massimiliano Latorre, colpito da ictus e da tempo rientrato in Italia per curarsi col permesso delle autorità indiane, anche Salvatore Girone accusa problemi di salute dopo tre anni e mezzo di permanenza forzata a Nuova Delhi. Il Fuciliere di Marina è stato ricoverato in un ospedale di Delhi colpito da febbre Dengue ma “al momento le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni e la malattia sta seguendo il normale decorso” ha reso noto il ministero della Difesa.

Dall’Italia sono partiti i familiari del militare e due medici specialisti, uno dell’Esercito appartenente al Policlinico del Celio e il secondo dell’Aeronautica Militare e hanno già visto il 2° Capo Girone incontrando i medici indiani che lo stanno seguendo. Il ministero della Difesa ha precisato che “l’invio di due medici militari rientra nella prassi laddove un militare in servizio all’estero abbia problemi e non sia presente una struttura sanitaria militare nazionale a cui appoggiarsi come accade nei vari teatri operativi. Difficile al momento prevedere se e quale impatto possa avere la malattia di Girone sulla vicenda giudiziaria che coinvolge i due marò.

La febbre Dengue è una malattia provocata da almeno quattro tipi di virus, trasmessi dalla puntura della femmina della zanzara Aedes aegypti. E’ in rapida diffusione, colpisce 100 Paesi in America Centrale e Meridionale, Africa subsahariana e Asia. Si manifesta con febbre alta, mal di testa, dolori ad articolazioni e muscoli, ma possono comparire anche vomito, nausea ed eruzioni cutanee. La mortalità varia dal 2,5 al 5%, ma raggiunge il 20% nel caso della Dengue emorragica. Considerando le ottime cure di cui può godere Girone (che pare mostri sintomi lievi) difficilmente questa malattia potrà influire, almeno nell’immediato, sulla sua presenza in India al punto da indurre le autorità giudiziarie del Paese asiatico a consentire il rimpatrio del militare come ha già chiesto la famiglia.

Del resto dopo la sospensione ordinata dalla Corte Suprema di Delhi di tutte le imputazioni nei confronti dei due marò in ottemperanza alle decisione del Tribunale del Mare di Amburgo, l’Italia non ha alcun interesse a inasprire nuovamente i rapporti con l’India con una richiesta ufficiale di rimpatrio alle autorità indiane. Richiesta che Roma presenterà, come annunciato nei giorni scorsi, alla Corte Arbitrale dell’Aja (che dovrà esaminare il caso per giungere a un verdetto previsto solo tra un paio d’anni) dopo che il Tribunale del Mare si è rifiutato di esprimersi in proposito. L'ambasciatore Francesco Azzarello, che guida la delegazione italiana che segue l’arbitrato, ha già detto il 24 agosto che richiederà alla Corte, come misura provvisoria, che entrambi i marò possano stare in Italia in attesa della sentenza. La malattia di Girone, per quanto non grave, potrebbe influenzare una decisione in tal senso anche se il collegio arbitrale del tribunale internazionale non sarà costituito prima di fine settembre. Inoltre il Tribunale del Mare di Amburgo ha chiesto esplicitamente a India e Italia di astenersi da qualsiasi iniziativa giudiziaria che possa interferire con il contenzioso esistente e di cui l’unica Corte competente è quella arbitrale dell’Aja.

Più della Dengue a preoccupare potrebbero essere le condizioni psicologiche generali di Girone che secondo molte indiscrezioni si sarebbero progressivamente indebolite a causa della lunga permanenza forzata in India, della malattia di Latorre e, nei giorni scorsi, del rifiuto del Tribunale di Amburgo ad autorizzare il suo rimpatrio.