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Borgo Pio
a cura di Stefano Chiappalone

LA LETTERA

Chiara Amirante lascia la guida di Nuovi Orizzonti

Rieletta a gennaio, si dimette per ragioni di «non salute», come scrive nella lettera alla Comunità da lei fondata negli anni '90. Assicurando che ci sarà sempre, «ma in modo diverso».

Borgo Pio 21_02_2024

Chiara Amirante lascia la guida di Nuovi Orizzonti, la Comunità da lei fondata all'inizio degli anni Novanta (quando era poco più che ventenne). Rieletta presidente a gennaio, deve fare un passo indietro per ragioni di salute, anzi di «non salute», come scrive nella lettera in cui annuncia le sue dimissioni.

«Un ulteriore crollo della salute e un aggravarsi di numerosi sintomi allarmanti», dopo la rielezione (avvenuta il 6 gennaio 2024) l'hanno spinta a valutare con i medici se il suo «quadro generale caratterizzato da numerose patologie e quattro sindromi in stadio molto avanzato» fossero compatibili «con gli altissimi livelli di stress che da troppo tempo caratterizzano la mia vita» (ricordiamo che la missione di Nuovi Orizzonti si svolge in situazioni di grave disagio sociale). Con sintomi sottovalutati «che quindi avrei dovuto decisamente ascoltare… ma ogni volta che ci provavo c’era una nuova emergenza inderogabile a cui dover far fronte».

Fino a prendere atto che «la mia situazione di salute non è più compatibile con i sempre più pressanti e numerosi impegni connessi al ruolo di Presidente, alla guida di quest’Opera così vasta e complessa» e pertanto, continua, «ho dovuto prendere la decisione di presentare ufficialmente le mie dimissioni a Papa Francesco e al Dicastero dei Laici, Famiglia e Vita, rassegnate l’11 febbraio 2024, Festa della Madonna di Lourdes». Decisione che coinvolge non solo lei personalmente, «in attesa di capire, con il Dicastero dei Laici, Famiglia e Vita come proseguire, perché a norma degli Statuti Generali vigenti, con le dimissioni della Presidente decadono tutte le cariche», che guideranno provvisoriamente la fase di transizione. D'altra parte, assicura, «io ci sono sempre, ma in modo diverso», invitando a pregare «per chi dovrà traghettare la comunità in questo tempo e guidarla nei prossimi anni».