Chiesa ortodossa vs "nozze" gay
Provvedimenti contro i parlamentari greci che hanno votato la legge sulle "nozze" gay da parte di alcuni alti prelati ortodossi.
La Grecia, a guida destrorsa, ha da poco approvato i “matrimoni” omosex. La reazione di alcuni membri di spicco della Chiesa ortodossa è stata esemplare. Ad esempio le autorità ecclesiali di Corfù hanno fatto sapere che a due parlamentari che hanno votato a favore sarà impedito l’accesso ad ogni funzione religiosa, aggiungendo che hanno commesso «il più grave errore morale e spirituale» possibile. «Per noi questi due deputati non possono considerarsi membri attivi della Chiesa», si legge in una nota, «li esortiamo a pentirsi della loro scorrettezza».
L’arcivescovo Ieronymos, che definito la legge «un puro male», ha chiesto un referendum popolare dato che questa normativa in realtà è sostenuta solo da una piccola parte della popolazione. Il vescovo Ambrosios ha dichiarato: «La nostra chiesa ortodossa è sotto assedio… Dovrebbe essere indetta una rivoluzione contro tutti coloro che annacquano la legge di Dio. I protagonisti di questo crimine morale, il primo ministro greco e i 175 deputati del parlamento greco, dovrebbero essere scomunicati».
