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Induismo

Cristiani vittime di violenza in India

Dei nazionalisti indù hanno picchiato quattro cristiani che avevano rifiutato di abiurare e convertirsi all’induismo

In India quattro cristiani sono stati vittime di abusi nello stato centrale del Chhattisgarh. Secondo fonti locali, i capi del loro villaggio li hanno condotti in un luogo dove li attendeva un gruppo di nazionalisti indù che hanno tentato di indurli ad abiurare e convertirsi all’Induismo, insultandoli, minacciandoli e dicendo che se non avessero accettato di abiurare sarebbero stati cacciati dal villaggio e avrebbero subito altre spiacevoli conseguenze. Al loro rifiuto, la situazione è degenerata e i quattro poveretti sono stati picchiati con bastoni e pietre. La polizia sopraggiunta li ha portati in ospedale per ricevere le cure necessarie. Otto persone sono state denunciate e sono in corso indagini. In seguito all’accaduto, altri cristiani residenti nel villaggio sono scappati e si sono rifugiati in alcuni villaggi vicini temendo il peggio. La notizia è stata riportata il 3 agosto, senza indicare il villaggio in cui è avvenuto il fatto, da Persecution.org ed è stata ripresa da mezzi d’informazione locali e internazionali. Il Chhattisgarh è uno degli 11 stati della federazione indiana che hanno adottato leggi anticonversione che proibiscono alle minoranze religiose, essenzialmente ai cristiani e ai musulmani, di indurre con l’inganno o la forza qualcuno ad abiurare la religione indù e convertirsi. Spesso sono usate dai nazionalisti indù come pretesto per giustificare attacchi ai cristiani e alle loro chiese. Le false accuse contribuiscono a diffondere diffidenza, ostilità e intolleranza contro i cristiani tra la popolazione.